Proprio ieri discutevo animatamente con mio padre perché, come sempre, lui sostiene che l'Italia non è pronta, che Lippi non è il commissario tecnico giusto, che buona parte dei giocatori che ha convocato fanno parte della cupola dei suoi aficionados, e via così.
A suon di "vedrai che quest'anno torniamo a casa subito" e tutti quei discorsi triti e ritriti e molto retorici.
Spesso non riesco nemmeno a ragionarci, neppure con alcuni colleghi e amici.
Ci dimentichiamo che abbiamo vinto gli ultimi mondiali?
Di culo, mi si risponde. Il rigore provocato da Grosso con l'Australia, le brutta prestazione in finale.
È come se la gente ricordasse solo il male e non ciò che di buono la nostra rappresentativa ha fatto.
Io mi ricordo un primo tempo giocato bene in finale, una partita strepitosa con la Germania e prestazioni individuali e di squadra ottime.
Sì, è vero. L'Italia era nella bufera di Calciopoli, ed è vero tutto ciò che gira intorno al calcio giocato mi disgusta, a partire dai milioni di opinionisti, alle trasmissioni che si masturbano sulle moviole e sull'assegnazione dei rigori. Gli atleti sono strapagati, eccetera, eccetera.
Questo è lo scotto che si deve pagare per tutto l'interesse intorno a questo sport. Non si può togliere il Calcio agli italiani, per l'amor di dio, piuttosto bombardano il Vaticano. Finché ci sarà gente che paga per vedere, finché ci saranno sponsor, i giocatori saranno strapagati, ed inutile scagliarsi contro di loro, perché, se fossimo dalla loro parte i soldi ci farebbero schifo?
Quando un gioco diventa spettacolo e girano i soldi a palate, quello che conta, a mio parere, non è più il gioco giocato.
Però, al di là di tutti questi discorsi, tifiamo Italia, è la nostra nazionale. Forse gufare e parlarne male è una forma di scaramanzia, ma fa incazzare.
Poi quando arriviamo agli ottavi, tutti a impazzire con bandiere e striscioni per le strade.
Poi, nel caso dovessimo vincere ancora, tutti a festeggiare, persino chi sputava addosso a Lippi e compagnia all'inizio.
Dopo un mese, come da costume, ce ne saremo dimenticati.
Va così.
E allora forz... ehm, Forza Azzurri!
A suon di "vedrai che quest'anno torniamo a casa subito" e tutti quei discorsi triti e ritriti e molto retorici.
Spesso non riesco nemmeno a ragionarci, neppure con alcuni colleghi e amici.
Ci dimentichiamo che abbiamo vinto gli ultimi mondiali?
Di culo, mi si risponde. Il rigore provocato da Grosso con l'Australia, le brutta prestazione in finale.
È come se la gente ricordasse solo il male e non ciò che di buono la nostra rappresentativa ha fatto.
Io mi ricordo un primo tempo giocato bene in finale, una partita strepitosa con la Germania e prestazioni individuali e di squadra ottime.
Sì, è vero. L'Italia era nella bufera di Calciopoli, ed è vero tutto ciò che gira intorno al calcio giocato mi disgusta, a partire dai milioni di opinionisti, alle trasmissioni che si masturbano sulle moviole e sull'assegnazione dei rigori. Gli atleti sono strapagati, eccetera, eccetera.
Questo è lo scotto che si deve pagare per tutto l'interesse intorno a questo sport. Non si può togliere il Calcio agli italiani, per l'amor di dio, piuttosto bombardano il Vaticano. Finché ci sarà gente che paga per vedere, finché ci saranno sponsor, i giocatori saranno strapagati, ed inutile scagliarsi contro di loro, perché, se fossimo dalla loro parte i soldi ci farebbero schifo?
Quando un gioco diventa spettacolo e girano i soldi a palate, quello che conta, a mio parere, non è più il gioco giocato.
Però, al di là di tutti questi discorsi, tifiamo Italia, è la nostra nazionale. Forse gufare e parlarne male è una forma di scaramanzia, ma fa incazzare.
Poi quando arriviamo agli ottavi, tutti a impazzire con bandiere e striscioni per le strade.
Poi, nel caso dovessimo vincere ancora, tutti a festeggiare, persino chi sputava addosso a Lippi e compagnia all'inizio.
Dopo un mese, come da costume, ce ne saremo dimenticati.
Va così.
E allora forz... ehm, Forza Azzurri!
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