Avevo deciso di non parlarne, ma poi quella vocina che continua a ripetermi che c'hanno preso per il culo non smetteva di rimbalzarmi nell'encefalo malato e semivuoto.
Sei serie intrise di misteri, morti, cunicoli, botole, salme che risorgono, flashback e flashforward, viaggi nel tempo, supermagnetismo, vincite alla lotteria, orsi polari, luci nelle caverne, gente che esplode con candelotti di dinamite in mano, uomini immortali con l'eyeliner , (esplosioni verdi, gente che entra e esce volando...) e via così.
Le due puntate finali, invece di spiegare i due milioni di misteri ancora irrisolti, è diventata una caramellosa parata di ritorni, riconciliazioni e ricongiunzioni familiari.
Bello, eh, anche da strappar qualche lacrimuccia, sniff.
Ma poi?
L'intento degli autori era palese, quello di infarcirci di buoni sentimenti e di reimpatriate alla Lassie per poi mettercelo in quel posto senza spiegarci nulla.
O perlomeno: spiegare poco e in modo ambiguo come c'hanno abituato per tutta la serie.
Forse sono io che non ho compreso i segnali, che mi aspettavo la rivelazione, ma ho capito veramente ben poco.
Che cos'è l'isola? Perché Desmond era una specie di Magneto? E i numeri? E la Dharma? E un sacco di altre cose messe lì a caso o alla cazzo di cane?
Ho paura dello spin off, ho paura che ci faranno un film in cui butteranno dentro a muzzo tutto quello che non hanno spiegato.
In conclusione: mi è piaciuto Lost? Diciamo di sì, nelle prime serie ho goduto dell'intrattenimento, poi le ultime un po' in calando. In alcune puntate, soprattutto quelle in cui Ben gira la ruota, o in cui vedono la luce al centro dell'isola, ho temuto che apparisse all'improvviso e nemmeno inaspettatamente, qualche elfo o qualche hobbit.
Sei serie intrise di misteri, morti, cunicoli, botole, salme che risorgono, flashback e flashforward, viaggi nel tempo, supermagnetismo, vincite alla lotteria, orsi polari, luci nelle caverne, gente che esplode con candelotti di dinamite in mano, uomini immortali con l'eyeliner , (esplosioni verdi, gente che entra e esce volando...) e via così.
Le due puntate finali, invece di spiegare i due milioni di misteri ancora irrisolti, è diventata una caramellosa parata di ritorni, riconciliazioni e ricongiunzioni familiari.
Bello, eh, anche da strappar qualche lacrimuccia, sniff.
Ma poi?
L'intento degli autori era palese, quello di infarcirci di buoni sentimenti e di reimpatriate alla Lassie per poi mettercelo in quel posto senza spiegarci nulla.
O perlomeno: spiegare poco e in modo ambiguo come c'hanno abituato per tutta la serie.
Forse sono io che non ho compreso i segnali, che mi aspettavo la rivelazione, ma ho capito veramente ben poco.
Che cos'è l'isola? Perché Desmond era una specie di Magneto? E i numeri? E la Dharma? E un sacco di altre cose messe lì a caso o alla cazzo di cane?
Ho paura dello spin off, ho paura che ci faranno un film in cui butteranno dentro a muzzo tutto quello che non hanno spiegato.
In conclusione: mi è piaciuto Lost? Diciamo di sì, nelle prime serie ho goduto dell'intrattenimento, poi le ultime un po' in calando. In alcune puntate, soprattutto quelle in cui Ben gira la ruota, o in cui vedono la luce al centro dell'isola, ho temuto che apparisse all'improvviso e nemmeno inaspettatamente, qualche elfo o qualche hobbit.
Tutto sommato ne è valsa la pena, però a volte penso che sia stato come un coito interrotto.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Ai posteri l'ardua sentenza.
Buongiorno Davide,
RispondiEliminaTi contatto tramite commento perché non ho trovato nessun altro modo per farlo.
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Silvia
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