Imago Mortis

di Stefano Bessoni
Italia, Spagna, Irlanda 2008.
Genere: horror
Nel 1600, ancor prima dell'invenzione della fotografia, lo scienziato Girolamo Fumagalli viveva come un'ossessione il voler a tutti i costi catturare immagini. Dopo specifici studi provò a prelevare la retina di una persona assassinata, convinto che in essa fosse immortalata l'ultima immagine vista dal soggetto. Questa tecnica fu chiamata tanatografia e Fumagalli si macchiò di numerosi crimini per ampliare i suoi studi, prima di essere catturato e condannato a morte.
Ai giorni nostri, presso la scuola internazionale di cinema, il timido studente e aspirante regista Bruno, spossato dagli studi e da una tragedia che ha colpito la sua famiglia, inizia ad avere strane visioni che lo portano a distorcere la realtà attorno a sè. Protagonista delle sue visioni è un ragazzo insanguinato che pare voglia aiutarlo a scoprire qualcosa. Con l'aiuto dell'amica Arianna, Bruno farà delle sconcertanti e sanguinose scoperte all'interno dell'istituto.
Una sola frase mi viene in mente: "Io vedo le persone morte."
Solo che non appartiene a Imago Mortis, ma a Il Sesto Senso, dove lì aveva più senso, e scusate il gioco-gioco di parole. In più questa frase viene pure citata nel film, pensa te.
Mi ha fatto ridere molto quando il protagonista, parlando con la co-protagonista, le dice: "Io non ho nessun problema," in riferimento al fatto appunto che vedeva uno che era morto da un po'. Dico, vedi le persone morte, qualche problemuccio devi pur averlo, se non sei Melinda Gordon che, diciamocelo, ha una presenza scenica ben diversa.
A parte tutto questo girare intorno e scrivere una non-recensione, alcuni spunti coreografici e di fotografia non mi sono dispiaciuti, tenendo conto che è una produzione ispanico-italiana, di cui, purtroppo e a volte a ragione, un po' si diffida.
I personaggi sono un po' stereotipati, il pazzo che è pazzo, quello disturbato, la tipa che non te la molla tutta sorrisi e dopo che ci limoni si scopa subito. Le caratterizzazioni sono un po' deboli, è più carismatico Basettoni o Macchia Nera.
L'atmosfera è gotica, dark, pure troppo e piove sempre, ma non è Il Corvo.
La trama è lenta, sfilacciata, fa venire il latte alle ginocchia. Certe trovate sceniche sono prese a piene mani dai primi film di Dario Argento, altre veramente scontate, alcune particolari che un po' di strizza la mettono, ma è veramente poco.
Insomma nell'insieme un guazzabuglio di film. Se siete appassionati del genere, magari può anche non dispiacervi, se cercate qualcosa per passare la serata, scegliete magari qualcosa d'altro.
GIUDIZIO: 2 su 5

2 commenti:

  1. Ue il film non l'ho visto e me ne guardo bene, però sono molto molto contento che mi sei tornato produttivo!! Un bel 5 su 5 a te! ^^

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