Harry Potter e L'Ordine della Fenice

HP è nato sicuramente come libro per ragazzi; seguendo l'evoluzione e la maturità del maghetto anche i suoi lettori sono cresciuti con lui. Quindi all'epoca della Pietra Filosofale dovevano avere all'incirca 11 anni e con questo Ordine della Fenice 15-16. Quest'ultimo pare a me ben al di là della soglia del film per ragazzi. È vero, per l'amor di Dio, che ormai i ragazzini di questa generazione ne hanno viste di cotte e di crude - fa più paura il telegiornale a volte che i film dell'orrore che ci sono in giro adesso - ma L'Ordine della Fenice in alcuni passaggi sembra veramente un horror, a partire dalle prime scene in cui Harry e il suo caro cuginetto vengono assaliti dai dissennatori. Anzi, oserei aggiungere che già dal Prigioniero di Azkaban questa sensazione era ben definita e quindi viene da chiedersi se realmente la Rowling punti al pubblico degli adolescenti o chiaramente al più vasto mondo degli adulti. La risposta è lampante: a tutt'e due, ma l'ago della bilancia tende più a favore di quest'ultimo.
L'Ordine della Fenice è un film divertente, godibile, piacevole, anche se non riesce a ricreare in toto l'atmosfera del libro. Questo in parte è dovuto al fatto che non si può riassumere per bene un romanzo di 600 pagine in 2 ore e mezza di film. In effetti a volte si ha l'impressione che ci sia troppa carne al fuoco e che si perda il filo conduttore della trama. Questa è la sensazione di chi ha letto il libro, quindi immagino che sia anche più spiazzante per chi invece non l'ha letto.
L'Ordine è più dark, più gothic, rispetto al Calice, questo è fuori discussione: le scelte e le vicissitudini di HP lo portano verso zone d'ombra in cui sembra perdersi. Questo si riflette su tutta quanta la trama: una sorta di rassegnazione e tristezza poi riscattata nel finale, quando ritrova la luce, l'amicizia, i valori che lo differenziano da Voldemort. In questo quinto HP comprende a pieno quanto la sua vita sia legata al signore oscuro.
Forse per questo che ho apprezzato di più Il Calice di Fuoco: c'era più ironia, spensieratezza e il film risultava molto più divertente. Ciò non toglie che L'Ordine della Fenice sia un ottimo film, con momenti di spettacolarità indiscussa, azione, emozione e piccole oasi di ilarità. Lo spettatore esce dalla sala comunque soddisfatto.
Attendiamo con trepidazione il sesto.

Il Venditore di Armi - Hugh Laurie

Mister Laurie l'ho apprezzato come attore nella serie Dr.House, e, così come il suo personaggio è cinico e sarcastico nel telefilm, anche il protagonista del romanzo rispecchia queste caratteristiche. Sembra quasi che Gregory House sia stato costruito a immagine somiglianza dell'attore ed esso abbia riversato in questo romanzo i tratti dominanti del suo carattere.
Il Venditore d'Armi è un romanzo in prima persona e questo influenza tutta la storia. Lo stile è diretto, asciutto, irriverente e, a tratti, esilarante.
Come già accennato, una delle abilità maggiori di Laurie è l'ironia, che rimbalza per tutta l'opera e non risparmia nessuno, a volte quasi al limite dell'insolenza.
La storia scorre via piacevole, ci si diverte, anche se a volte si fa un po' fatica a seguire la trama perché lo scrittore spesso tende a nascondere il filo, forse per confondere il lettore e non lasciargli intuire quello che accadrà poi e questo disorienta un po'. Forse è voluto, forse no, ma comunque non disturba più di tanto.
Pur sembrando leggero e canzonatorio, Laurie comunque affronta nel suo libro temi seri come il terrorismo, il traffico d'armi e di droga, sempre però dal punto di vista del protagonista, che li mastica e li sputa nella chiave irriverente e sarcastica che contraddistingue tutto il romanzo.
Insomma, una lettura divertente che a tratti fa anche riflettere. Un libro piacevole, che fa sorridere, cosa non certo semplice per uno scrittore.

The Clubb (1)

The Clubb: Single o Fidanzato?
puppu88: Single, perché cho + possibilità di trovare quella giusta e poi mi son appena lasciato perché voleva che le leccassi gli alluci
TC: Meglio partire o tornare?
p88: Cioè... partire, perché se parto ho tutta la roba davanti e invece tornare, cioé, è brutto eh
TC: Fai una faccia da panda
p88: ma che cazzo vuol dire, sei scemo?

Manuel Guffanti Photographer

È con sommo piacere che vado a presentarvi il sito ufficiale di Manuel Guffanti:

www.manuelguffanti.com

Manu, oltre ad essere un amico de panza, ha la passione per la fotografia. Passione, a mio avviso, che va a braccetto con un talento visivo e visionario eccezionale, come possono testimoniare i suoi lavori.

Fateci un giro e giudicate da soli.

Sith or not?

Passa al lato oscuro della forza.
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Mantello Sith lordo di sangue in omaggio
Un buono per partecipare ad una strage di massa.
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In XII c'è il fuoco!


Il primo video della serie "In XII c'è", dalla regia di Luigi Acerbi e Daniele Bonfanti.

Guardalo qui !

Puzza, puzza, puzza, che puzza

I suoi piedi puzzavano talmente tanto che i vicini hanno chiamato la polizia, pensando che in casa ci fosse un cadavere...
Notiziona di oggi su Tgcom.

Battute brutte brutte (7)

San Pietro rivolgendosi a San Paolo con evidente fastidio:
"Stamattina ho come un cerchio alla testa."

L'Estate della Paura - Dan Simmons

Dan Simmons ho imparato ad apprezzarlo e adorarlo con la saga di Hyperion, per questo, gironzolando in una libreria, mi ha incuriosito questo horror con il suo nome stampato in copertina. Visto che i libri sono l'unico bene che acquisto con regolarità non ho avuto dubbi e l'ho aggiunto alla spesa.
L'Estate della paura non mi ha convinto. La storia è ambientata in una paesino dell'Illinois dove è rimasta sepolta per anni una tremenda minaccia e tornerà a presentarsi nell'estate del 1960. I paladini pronti a misurarsi con l'orrore sono un manipolo di ragazzini che frequentano l'enorme scuola di Elm Haven ed è proprio da lì che giunge il pericolo. Vi verrà subito in mente IT di King e anche Stand by me, e in effetti da un po' quell'impressione, che rimane per tutto il romanzo, anche se Simmons, lo dico senza remore, non è il Re.
La storia di per sè non è molto originale, ma è comunque costruita in modo impeccabile e la trama si dilata lungo il percorso a cui il lettore volente o nolente sa di dover giungere. Sì, perché a differenza della saga, qui Simmons mi sembra un po' troppo impegnato a dar sfoggio della sua natura creativa e riempe pagine e pagine di descrizioni, sensazioni e situazioni che a volte avrebbe anche potuto risparmiarsi. Anche in questo caso, ribadisco, lui non è King.
A tratti il romanzo appassiona, ti tira dentro, ma la prolissità di determinati periodi ti fan venir voglia di saltare a piè pari certe pagine. Sappiamo che un romanzo negli USA per essere considerato tale deve superare almeno le 400 pagine, ma questo deve andare a discapito della fluidità di una storia?
Non dico che questo romanzo non debba essere letto, ha un suo fascino, alcuni tratti sono piacevoli, soprattutto il rapporto di amicizia dei ragazzi e alcune situazioni spettacolari. Di contro, oltre alla già citata profusione di particolari, alcuni elementi horror non mi hanno convinto. E' vero che è difficile essere originali in un genere che ha sfornato, scusate il gioco di parole, dei veri e propri orrori, ma Simmons non ha inventato nulla con questo romanzo, ha solo raccontato in modo, a volte originale, una storia che sa di già letto, visto e sentito.
Se avete amato Simmons in Hyperion, forse in questo romanzo vi deluderà. Sono io il primo a dire che uno scrittore deve provare a confrontarsi con diversi generi, ma c'è chi ci riesce bene e chi no. King ha provato a scrivere non solo di horror e credo che in fin della fiera gli sia riuscito anche bene, Simmons, a mio parere, è migliore come scrittore di fantascienza.

Wikiracconti cerca adepti

L'iniziativa Wiki-Racconti, nata sul forum di XII dall'inventiva di Sarrus (Stefano Sampietro), cerca nuove leve!

Il progetto consiste in un'antologia di racconti scritti seguendo i princìpi della scrittura stocastica.
Ciascun racconto è sviluppato su un nucleo di tre elementi narrativi generati totalmente a caso tramite l'opzione “Una voce a caso” della nota enciclopedia online Wikipedia.

Se ti senti ardimentoso a sufficienza e non temi asteroidi e paesini francesi, leggi il bando dell'iniziativa sul forum di XII!

Inferno 17 e XII


Inferno 17 nella sua forma attuale è stato rimosso dalla vendita su lulu, questo perché è entrato a tutti gli effetti a far parte del catalogo XII, disponibile probabilmente in autunno.

Grazie al paziente e ottimo lavoro di editing di Daniele Bonfanti, il romanzo è sicuramente migliorato sotto tutti i punti di vista.

A mio parere l'opera era già buona, ma l'autore de panza, come sottolineato da strumm, non cura gli aspetti di limatura fondamentali per far diventare un buon romanzo un ottimo romanzo.

Con il lavoro di Daniele credo che il prodotto ora sia diventato ottimo. Saranno come sempre i lettori a giudicare.

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