Netgamers - capitolo 3


Lord Vanquish uscì dalla chat, si ritrovò nella schermata iniziale del gioco, osservò per alcuni secondi il suo fiero alter-ego con il mantello nero svolazzante alle spalle e poi effettuò il logout.
Il suo vero nome era Armando Canalini, di professione avvocato divorzista, aveva quarantacinque anni, separato, con due figli. L’ironia della sorte era che da lì a qualche mese avrebbe presenziato non come professionista alla sua causa di divorzio.
Sì alzò dalla scrivania, ma lasciò acceso il PC. Lo lasciava sempre disponibile per qualche capatina veloce nel mondo di Tales of Runimar. Da quando si era lasciato con la moglie i videogiochi erano diventati la sua valvola di sfogo. Aveva iniziato con qualcosa di semplice, consigliato dal suo negoziante di fiducia, ma pian piano aveva incominciato a giocare a videogiochi sempre più complessi ed evoluti fino ad arrivare al gioco online e ai famosi e famigerati giochi di ruolo di massa.
Sempre il suo negoziante gli aveva consigliato Tales of Runimar, dubbioso, aveva cominciato a giocarci e non si era staccato più. Tutti gli altri giochi erano spariti nel dimenticatoio, era entrato in una gilda, aveva fatto amicizia con alcuni dei membri ed era diventata una specie di droga, un’ossessione, un’alienazione.
Se ne rendeva perfettamente conto, ma la sua vita reale era a un punto morto e la sua vita sociale era praticamente azzerata. Gli rimaneva solo il suo lavoro, che comunque gli dava delle soddisfazioni, soprattutto a livello finanziario, anche se a breve parte di quel denaro sarebbe sparita in alimenti per l’ex-moglie.
Si avvicinò alla finestra da cui traspariva un fievole lucore proveniente dai lampioni stradali. Scostò la tenda e guardò fuori. Auto parcheggiate sui due lati, asfalto bagnato, nello spettro del lampione più vicino danzava una pioggia inconsistente che pareva quasi volteggiare invece che scendere al suolo.
Due ragazzi nel portone di fronte stavano immobili a fissare un punto indefinito. Uno dei due alzò la testa non appena lui scostò la tenda. Avevano tutti e due cappucci calati sulla testa e non erano distinguibili. Armando rimase a guardarli finché l'altro non abbassò la testa. .Poco dopo volute di fumo si dispersero nella pioggia prodotte dalle sigarette che avevano appena acceso
Armando si scostò dalla finestra, fece scendere la tapparella e uscì dalla sala. L'orologio digitale sul comodino della camera da letto segnava le due e trentacinque. La fluorescenza dei numeri nel buio era quasi fastidiosa. Aveva già indossato il pigiama, lo aveva addosso dalle nove e mezza di sera, da quando si era seduto al computer per entrare nel mondo virtuale di Runimar.
Non aveva per niente sonno, aveva ancora in corpo l'adrenalina prodotta dal gioco e davanti agli occhi le immagini dell'ultimo scontro, ma l'indomani avrebbe dovuto alzarsi presto per essere in tribunale a un'ora decente. Decise di leggere e senza accorgersene tirò fino alle tre e mezza.

Netgamers - le origini


Era da diversi anni che volevo scrivere un romanzo che parlasse di videogiochi, di videogiocatori e della dipendenza che ne deriva.
Per esperienza diretta, naturalmente: è praticamente da quando esistono gli home computer che ho iniziato a giocare e a sviluppare una dipendenza da videogames. Sono passato attraverso vari stadi, dal grave a periodi di astinenza forzata.
Così ecco l'idea di parlarne in un romanzo. Negli anni ho fatto diversi tentativi. Nel 1999 scrissi per NGI un racconto a puntate, Sangue sul quad, che parlava delle avventure di un giocatore di Quake2 che finiva dall'altra parte mentre il suo alter-ego veniva proiettato nella realtà, con tutte le conseguenze del caso. Il primo tentativo di romanzo invece parlava di un giocatore di Quake 3 Arena che voleva diventare professionista e partecipava a diversi tornei, trascurando tutto il resto, ma non ero soddisfatto e lo mollai praticamente dopo aver scritto poche pagine.
Stesso discorso per il secondo tentativo che era ambientato in un MMORPG in cui si potevano vincere anche soldi reali.
Nel 2009 iniziai Netgamers stavolta con idee ben precise su quello che volevo creare, e l'universo in volevo che i miei personaggi, reali e virtuali, interagissero.
Come per ogni manoscritto ci furono momenti di difficoltà, attimi di sconforto, ma la volontà di concluderlo fu più forte. Grazie poi al sapiente lavoro del mio editor che mi diede, come al solito, preziosi suggerimenti che migliorarono decisamente l'opera.
Ho faticato molto, soprattutto a tagliare diverse pagine del party perché appesantivano inutilmente la storia e a riscrivere e allungare il livello della vita dei personaggi virtuali.
Alla fine Netgamers ha visto la luce, sta riscuotendo un discreto successo e di questo sono molto soddisfatto.

La stampa è morta


Il titolo si riferisce alla risposta di Egon a Janine in Ghostbusters del 1984. Forse era azzardato in quegli anni, ma oggi probabilmente no.
Non potete immaginare quando sia difficile per me scrivere di queste cose.
Amo e amerò sempre le librerie, quelle fisiche, dove i libri sono stipati in montagnole, messi mostra negli scaffali, e in vetrina in bella vista.
Ma, ahimè, sono destinate a sparire, o perlomeno a ridimensionarsi. L'esempio classico viene dal mercato musicale, se ci fate caso i negozi di dischi sono praticamente spariti, ne resistono veramente pochi e i prodotti musicali ormai si trovano solo nei megastore. Questo è il destino delle librerie, verranno a poco a poco fagocitate dai centri commerciali.
Il mercato sta virando e virerà ben presto vero il digitale, sta già succedendo; negli Stati Uniti è già successo da diversi anni. È inevitabile, perché gli ebook hanno il vantaggio della reperibilità immediata, della fruibilità, della adattabilità e molto altro ancora.
Sì, sì, anche al sottoscritto piace il rumore delle pagine, il loro profumo, ecc, ecc, ma ho provato a leggere un libro sul mio smartphone, e, ve lo devo confessare, mi ci sono trovato bene. Il telefono non pesa niente, te lo porti ovunque, quando ho qualche minuto libero, mi metto lì e leggo. È veramente semplice, basta un click, qualche minuto di download e il libro è lì: una figata pazzesca.
Leggo molto di più adesso, e leggo quello che mi pare, senza affaticare troppo la vista. Certo, lo facevo anche prima, ma dovevo portarmi dietro il tomo e, se era bello pesante, era un problema.
Non smetterò di leggere il cartaceo, fin quando esisteranno libri su carta. Ne ho la casa piena e non posso farne a meno. Tenere in mano un libro e sfogliarlo da sempre soddisfazione. Per tutto il resto, c'è l'ebook reader.

Netgamers - i trucchi di Ruzzle


Credo che i bari e i truffatori esistano da quando esistono i giochi. Io ho usato cheats, ma solo nei giochi single player. Trovo che usarli nei videogame dove si sfidano altre persone reali per avvantaggiarsi sia, oltre che scorretto, veramente triste e assolutamente inutile. Mi domando anche che gusto ci sia visto che è palese quando si usa un trucco. Mi ricordo che la prima volta che sono diventato un Netgamer, c'era una sorta di netiquette anche tra di noi, un etichetta, delle regole da seguire e chi era considerato cheater era alla stregua di un emarginato sociale.
Ruzzle è pieno di questi cheat, che non sto a elencarvi, tanto li potete trovare facilmente in rete, ma quello più odioso credo sia quello del tempo, cioè congelare il tempo del turno e trovare un numero di parole umanamente impossibili da raggiungere in 2 minuti di round. Contro queste persone ti viene la tentazione di usarla a tua volta, ma è una questione di principio, e poi, come detto prima, dove sta il divertimento?
Credo che i programmatori di Ruzzle abbiano già posto rimedio con alcuni aggiornamenti (almeno lo spero), ma chi non aggiorna purtroppo ha ancora libertà di agire. Per conto mio non credo che abbandonerò la partita con questi personaggi, farò i miei turni e poi li insulterò.
Anzi, voglio fare di più, denunciarli pubblicamente.
Io ne ho trovati 2 e i loro nickname sono: PIETRO19 e NICBZ.
Se li trovate come avversari casuali sappiate che vi batteranno anche di 3000 punti perché trovano anche 190 parole in un round, che vuol dire quasi 2 parole al secondo. Insultateli anche voi. Anzi, se avete un blog, facebook, twitter, ecc, ecc, denunciate i cheaters come faccio io.

Netgamers - a proposito di dipendenza da videogame: Ruzzle!


È il gioco del momento, sta coinvolgendo milioni di Netgamers in tutto il globo, certo, è Ruzzle e crea dipendenza. La maggior parte della gente che lo prova inizia a smanettarci furiosamente, perché il segreto di questo giochillo sta nella sua semplicità e nella sfida in rete con altri drogati.
Il nome deriva dall'unione di Rumble, titolo originale del gioco, e Puzzle. Ne hanno parlato i giornali, le radio, tutti ormai ci giocano, trascurando a volte alcune impegni più importanti, o nascondendosi per non essere beccati.
Io, naturalmente, ne sono assuefatto. I primi tempi mi sparavo anche 15-20 partite al giorno, ovviamente quando possibile. Ora sono riuscito a diminuire senza che mia moglie mi guardi in cagnesco o mio figlio continui a ripete "che cos'è chello, papà?".
Ah, giusto, per chi ancora non lo conoscesse, Ruzzle è come Scarabeo, solo che si ha una griglia di 4X4, e in 3 round da 2 minuti si deve cercare di trovare più parole possibili, in ogni direzione e con ogni combinazione. Nel primo round si ha un duplica lettera, nel secondo un duplica parola e un triplica lettera, nel terzo tutto, cioè un triplica parola, due duplica, e un triplica e duplica lettera. Azzeccando parola giusta con le combo che moltiplicano si posso fare punteggi interessanti. Ribaltando completamente le sorti di una partita. La mia migliore, pensate, è Cantine, da 324 punti, in cui c'erano praticamente tutti i moltiplicatori.
Come già detto dalla maggior parte dei media, si trovano parole assurde, che si pensa non esistano, ma poi vai a guardare sul dizionario e ci sono veramente. Il fatto è che Ruzzle accetta anche le coniugazioni verbali e quindi le combinazioni in un round sono molteplici. Inoltre, per chi non lo sa, il quadrato di 16 lettere ogni volta è diverso, gestito da un algoritmo che mette in campo la giusta dose di vocali e consonanti.
È un passatempo piacevole e stimolante, sempre che non diventi una droga.
Per chi come me ha una lunga esperienza da drogato di videogame, Ruzzle prende bene, ma poi, dopo le prime settimane diventa gestibile.
Allora ci si vede in Ruzzle, il mio account è DADAX70, se vi sentite all'altezza, sfidatemi :).

Netgamers - impressioni di un lettore

Altre impressioni di un lettore che è rimasto soddisfatto da Netgamers.


Netgamers è il titolo del nuovo libro digitale di Davide Cassia, racconta le avvincenti avventure di un party all’interno degli MMO, e i retroscena della vita reale dei vari componenti del gruppo.
Un libro molto piacevole e ironico che si legge quasi d’un fiato al prezzo di un caffè.
Ne consiglio l’acquisto e vi rimando al link per l’acquisto su Amazon
Personalmente è stato il primo E-Book letto su Tablet (un paio di pagine per test anche su PC e SmartPhone). Da diverso tempo ero tentato di leggere un libro elettronico, ma l’assenza della tradizionale pagina cartacea mi ha sempre frenato; questo fino a quando ho visto sul Kindle Store “Netgamers”; a questo titolo, non ho potuto resistere.

Inferno 17 - prime pagine


Paolo aprì gli occhi sulla penombra della sua stanza, la sveglia stava scuotendo l’aria viziata con colpi di maglio quasi dolorosi. Arrestò quel flusso diabolico tirando una gran manata sulla testa della maledetta e poi si girò dall’altra parte ripiombando immediatamente nel mondo dei sogni.
Dopo nove minuti e quattordici secondi la fastidiosa cacofonia ritornò a tartassare il mondo onirico dove stava galleggiando con gioia. Bersagliò di nuovo l’odiata macchinetta e decise che ne aveva avuto abbastanza. Scostò le coperte, si stiracchiò e appoggiò i piedi sul pavimento freddo in cerca delle pantofole. Le trovò dopo undici secondi e poi andò in bagno a immergere la testa nel lavandino colmo di acqua gelata.
In cucina Giulia aveva già preparato la colazione: caffelatte e brioche scaldate nel microonde.
«Buongiorno, amore», lo salutò.
«Speriamo», rispose Paolo, e le baciò il collo.
Lei era già vestita di tutto punto, pronta per andare al lavoro, ed era già uscita a comprare il giornale. Lui si accomodò davanti alla sua tazza fumante, spezzò un croissant e ne immerse completamente una metà nel liquido bollente. Con due bocconi famelici fece sparire il pezzo inzuppato e lo ingollò senza quasi sentirne il sapore.
«Sei disgustoso alla mattina.»
«Grazie, anche tu sei molto carina.»
Lei sorrise e gli lanciò il giornale, Paolo lo prese al volo e lo spalancò sul tavolo di fianco alla tazza. Lesse gli articoli in prima pagina e poi sfogliò velocemente per raggiungere le inserzioni di lavoro. Giulia rimase in piedi, appoggiata al lavandino a soffiare sulla tazzina fumante di caffè.
«Qualcosa di interessante?»
Paolo le fece cenno di attendere perché non aveva ancora finito di leggere tutto quanto, agguantò l’altra metà della brioche e la affondò nel caffelatte. Nella prima pagina lesse solo di incarichi per operai specializzati e tornitori esperti, ma nella pagina successiva la sua attenzione fu subito catturata da un riquadro bordato con l’annuncio scritto in grassetto. Diceva: “Cercasi Infermiere con esperienza pluriennale per incarico di responsabilità, buona retribuzione. Presentarsi in orari di ufficio presso Clinica Villa Palmieri oppure telefonare al numero xxx. Astenersi perditempo.”
Paolo lo rilesse un paio di volte, poi guardò Giulia e infine il croissant che galleggiava mollemente nel caffelatte.
«Allora?» insisté lei.
«Leggi questo.»
Girò il giornale verso di lei e le indicò il riquadro. Lei si chinò verso il quotidiano e per poco non rovesciò tutto il suo caffè sulla pagina. Appoggiò la tazzina e lesse.
«Interessante», fu il suo unico commento.
«Penso che telefonerò stamattina stessa.»
«Bene, dipende sempre dallo stipendio.»
«Ovvio, Giulia, non sono uno sprovveduto.»
«Certo, scusami.»
La donna fece una smorfia strana e sorseggiò il caffè. Paolo fece spallucce e tornò a leggere il giornale in cerca di qualche altro annuncio interessante, ma l’unico degno di nota sembrava essere quello. Giulia finì il caffè e mise la tazzina nel lavandino.
«Ciao, ci vediamo stasera», disse, e gli stampò un bacio fretto-loso sulla guancia.
«Okay.»
Poi lei scomparve lasciando nell’aria il profumo di gelsomino con cui si inondava sempre il corpo. Lui annegò un’altra brioche nel caffelatte, la mangiò stavolta in tre bocconi e poi bevve quel che rimaneva della bevanda ormai tiepida. Guardò l’orologio a forma di mucca vicino al contenitore dello zucchero e notò che non mancava molto alle otto. Sospirò, era già ora di prepararsi per andare al lavoro. Aveva sempre amato aiutare gli altri, ma l’incarico alla casa di riposo in cui lavorava da cinque anni l’aveva stancato: niente incentivi, nessuna prospettiva di promozione e un salario che era rimasto sempre uguale nonostante avesse più volte dimostrato di essere uno dei più professionali. Mollò la taz-za nel lavandino e andò in camera per prepararsi. Tornato in cu-cina, strappò la pagina con l’annuncio e uscì di casa.

Netgamers - secondo capitolo



CHAT PRIVATA – GILDA DEL RAGNO – TALES OF RUNIMAR
Smerghell: Cazzo! Lo sapevo.
Rarziak: Merda!
Robbon: Vabbè, dai, ci abbiamo provato.
Smerghell: Vanquish, tu vuoi sempre batterti, batterti, batterti… ma cazzo!
Vanquish: Volevate scappare come dei pollastri?
Rarziak: Be’, almeno avremmo salvato il bottino, avremmo potuto farci dei bei soldoni.
Vanquish: Ci rifaremo, siamo stati solo sfortunati.
Smerghell: Sfortunati un par de’ palle, sono stati più bravi di noi.
Vanquish: Può darsi, ciò non toglie che la prossima volta che li becchiamo potremmo anche batterli. Stavolta siamo stati troppo frettolosi, pensavamo di spazzarli via e non abbiamo nemmeno usato i nostri poteri.
Rarziak: Coi pochi colpi che ho dato, non mi ha caricato una cippa di niente.
Robbon: Ha ragione Van, non ci siamo organizzati. Doveva-mo prima abbattere il curatore, come avevamo deciso, e poi avremmo distrutto gli altri.
Smerghell: Sì, belle parole, intanto ce la siamo presa in quel posto.
Robbon: D’accordo, ma dobbiamo imparare a concentrarci prima di una battaglia. Più organizzazione.
Vanquish: È tardi, raga’, io domani devo lavorare.
Rarziak: No, dai, ancora mezz’oretta. Torniamo dentro e li massacriamo.
Vanquish: No, davvero non posso, continuate voi, magari senza attaccar briga con quelli.
Rarziak: Okay, ci si becca domani? Magari nel pomeriggio?
Vanquish: Okay, facciamo verso le tre.

Inferno 17 - ebook disponibile a 0,99 euro


Da oggi disponibile in formato epub e mobi l'ebook di Inferno 17 a 0,99 euro.
Lo trovate già in questi store online:


Nei prossimi giorni diventerà acquistabile anche sulla maggior parte dei negozi di libri online.

SINOSSI:
In un istituto d’igiene mentale, inchiodato ad un letto, c’è un paziente molto speciale; o per lo meno così la pensa l’infermiere Paolo Montale. Deve essere speciale per forza, perché un’intera ala del terzo piano è riservata a lui.
Il Detective Jonathan Greco, invece, deve vedersela con un serial killer che pugnala giovani donne, ne beve il sangue, e imprime loro simboli esoterici sulla fronte.
Qual è il legame tra questi episodi? E chi è l’uomo in coma, sfigurato dalle ustioni?

Netgamers - nuova recensione su Amazon.it


Sono ancora qui a tirarmela con un'altra recensione di un cliente soddisfatto su Amazon.it. Queste cose, lo ammetto, danno soddisfazione. Quando un libro piace comunque difficilmente si perde tempo a scrivere anche solo una breve recensione sul sito dove è stato acquistato.
Queste però sono le più preziose, sia che siano positive che negative, perché danno il polso della situazione.
Inoltre, non lo nascondo, mi fanno gongolare e fanno promozione, spingendo altri all'acquisto.
Grazie per il vostro tempo.
Ecco qui di seguito la recensione:


Netgamers - 1 febbraio 2013
5 su 5 stelle

Libro veramente avvincente e profondo, sia per chi non ha mai sentito parlare di videogiochi che per chi, come me, con questi ci è cresciuto con tutti i pro e i contro che il libro descrive in uno scenografico climax di intrecci e di confusione tra realtà e virtuale, la stessa cui può inciampare un netgamer. Sono rimasto basito dalle introspezioni dei protagonisti nelle loro caratterizzazioni e per la vividezza delle descrizioni di comportamenti, stati d'animo e delle avventure virtuali, oltre che per il tagliente umorismo che spezza anche le scene più delicate. Consigliato a tutti e d'obbligo per chi condivide questa passione!

Inferno 17 - Nuova cover


Ecco la nuova cover della versione ebook di Inferno 17 che prossimamente verrà pubblicato in versione Ebook sul circuito di Narcissus.
L'elaborazione grafica l'ho fatta io, quindi prendetevela con me se non vi piace.

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