Fenomeno Dottor House

Dottor House è un telefilm che ha visto aumentare i propri consensi puntata dopo puntata, serie dopo serie, raggiungendo share importanti e la prima serata su canale 5 con ben due episodi.
Lo ammetto, faccio anch'io parte della schiera dei fan. Il personaggio è forte, costruito in modo impeccabile, quella sua schiettezza, il sarcasmo, il cinismo, lo rendono divertente e, a volte, simpatico.
Queste caratteristiche sono bilanciate da una volontà ferrea nel salvare la vita al proprio paziente, anche se in realtà non gli importa nulla della persona, ma di capire e stilare una diagnosi che nessun altro dottore è in grado di raggiungere.
La costruzione della maggior parte delle puntate è sempre la stessa, che funziona, evidentemente: un paziente che nessuno riesce a curare e intriga il caro Dr. House, una serie infinita di ipotesi, nessuna di esse è esatta, finché non giunge il colpo di genio, a volte dettato da eventi casuali, che portano alla soluzione dl caso.
È vero. L'abilità degli autori è dovuta anche al fatto che ogni tanto cercano di rompere questo schema, come è giusto che sia, in quache puntata House e il suo team non riescono a risolvere nulla e il paziente muore, oppure non è il dottore, ma uno dei suoi collaboratori ad avere il colpo di genio. In aggiunta c'è da dire che il plot principale ha un buon intreccio secondario, che si sofferma sulla vita dei personaggi, le loro debolezze, aspettative, problemi, e quanto altro.
Disegnate con maestria, senza ombra di dubbio.
E allora? Devo dire che alla lunga la formula mistero- ipotesi- soluzione brillante dettata dalla casualità, stanca. Almeno, ha stancato me. Non lo trovo realistico, non può tutte le volte funzionare in questo modo e determinati meccanismi stanno diventanto noiosi, soprattutto la parte di analisi e diagnosi dove sparano malattie sconosciute (per chi non ha studiato medicina, ovvio) che ormai abbiamo imparato a conoscere (il lupus, la sarcoidosi, ecc, ecc) e vanno alla cieca perché non sanno dove sbattere la testa.
Anche l'illuminazione finale, alla Sherlock Holmes, a volte mi manda in bestia. Tutto il tempo applicando determinate cure e poi, zackete, non era quello, ma bastava solo una piccola intuizione a cui House arriva per caso, pensando agli affaracci suoi, parlando con Wilson o con il paziente maltrattato nell'ambulatorio (quella dell'ambulatorio è la parte più esilarante).
Nell'insieme però la serie funziona, appassiona, diverte. Spero solo che gli autori stemperino un po' la fase di diagnosi, che rompano più spesso la formula della trama e che Hugh Laurie non si stanchi mai di essere il Dr.House.

5 commenti:

  1. Pienamente d'accordo con la tua analisi, Davide. Sono un fan della serie da quando Italia 1 la trasmetteva in seconda serata, figurati! Dal canto mio, noto alcune forzature nella sceneggiatura. Che so, in certi comportamenti davvero troppo schizzati di House, e in come a volte ne esce da certe situazioni di emergenza, quasi alla super-eroe Marvel... ;-)

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  2. Anonimo17:18

    Analisi impeccabile, Davide. Pur essendo una fan sfegatata, concordo con quello che dici ed anche con il commento di Luigi. :-)

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  3. Sono andati vicini a farlo morire alla fine di una serie, non ricordo quale...

    Sono convinto che prima o poi morirà!

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  4. Ottima analisi, ma per i tailleur attillatissimi e la mascella squadrata della caddy, io mi sorbisco tranquillamente una serie di forzature.

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  5. al sottoscritto per lo stesso motivo ha stufato già tempo fa

    ma se capita una puntata mentre cerco qsa da guarda cmq me la gusto

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