
L'ondata travolgente del successo è iniziata sicuramente da Toy Story, eccellente cartoon del '96 targato Disney (e quindi Pixar) e sempre da questa sinergia è nato Ratatouille, storia di un topo con incredibili doti da chef.
Il meccanismo del plot non è certo originale: l'animale con doti "umane" che vuole distinguersi dalla massa dei suoi simili e fare qualcosa di eccezionale, con tutti i risvolti sociali e psicologici che ne derivano. Nonostante questo, il film funziona e anche bene. I personaggi sono azzeccati, la storia è divertente, con pochissimi cali di tono, intrigante, commovente e, a tratti, esilarante.
Gli autori hanno saputo mescolare sapientemente, come ottimi cuochi, gli elementi narrativi, costruire personaggi credibili e divertenti, dialoghi azzeccati e intreccio che funziona egregiamente.
Non c'è che dire, se non è un capolavoro, poco ci manca. Ci si affeziona al topo e alla storia, che è il fine ultimo di ogni narrazione che si rispetti. Il tutto ambientato in una città che non ha bisogno di presentazioni: Parigi; che è a tutti gli effetti quasi uno dei personaggi del cartoon.
Se volete passare una serata spensierata e divertente, Ratatouille è il film che fa per voi e non ve ne pentirete.
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