La coppia Alex e Franz dopo l'infelice esordio cinematografico del 2005 con La Terza stella ci ha riprovato nel 2006 con questo Mi fido di te.
Abituati a vederli in gag esilaranti sul palco di Zelig e poi in televisione con un loro spettacolo, si viene un po' spiazzati dall'inizio malinconico del film. Sì, perché Franz è un manager rampante che ha perso il lavoro da 1 mese e si è ridotto a lavorare come benzinaio e come "omino dell'acqua" - quello che consegna la minerale - e Alex è disoccupato, campa di piccole truffe e deve dei soldi a degli strozzini che gli vogliono fare la pelle. Tutt'e due non lo vogliono far sapere alle rispettivi consorti - Franz ha una famiglia, due bambini e un mutuo da pagare, Alex una fidanzata che non gli crede più e lo lascia.
I due si incontrano per caso e mescolano le loro abilità per "lavorare" a truffe sempre più elaborate.
Il film funziona, nonostante una certa tristezza che aleggia soprattutto nella prima mezz'ora del film, stemperata lievemente da qualche spiritosaggine dei due. Si riflette sulla condizione precaria del lavoro in Italia, sulla vita, sull'amicizia e sull'amore, quei valori fondamentali che ogni uomo dovrebbe conquistare e avere. L'intreccio non stanca, supportato ottimamente anche dalla controparte femminile (Lucia Ocone e Maddalena Maggi), che gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione del finale.
Posso dire con certezza che il duo ha centrato l'obbiettivo al secondo tentativo, supportato anche da Massimo Venier che aveva dato lustro a diversi film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Una storia agrodolce che non mancherà di far divertire, riflettere e godere di un'ora mezza di buon intrattenimento.
Abituati a vederli in gag esilaranti sul palco di Zelig e poi in televisione con un loro spettacolo, si viene un po' spiazzati dall'inizio malinconico del film. Sì, perché Franz è un manager rampante che ha perso il lavoro da 1 mese e si è ridotto a lavorare come benzinaio e come "omino dell'acqua" - quello che consegna la minerale - e Alex è disoccupato, campa di piccole truffe e deve dei soldi a degli strozzini che gli vogliono fare la pelle. Tutt'e due non lo vogliono far sapere alle rispettivi consorti - Franz ha una famiglia, due bambini e un mutuo da pagare, Alex una fidanzata che non gli crede più e lo lascia.
I due si incontrano per caso e mescolano le loro abilità per "lavorare" a truffe sempre più elaborate.
Il film funziona, nonostante una certa tristezza che aleggia soprattutto nella prima mezz'ora del film, stemperata lievemente da qualche spiritosaggine dei due. Si riflette sulla condizione precaria del lavoro in Italia, sulla vita, sull'amicizia e sull'amore, quei valori fondamentali che ogni uomo dovrebbe conquistare e avere. L'intreccio non stanca, supportato ottimamente anche dalla controparte femminile (Lucia Ocone e Maddalena Maggi), che gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione del finale.
Posso dire con certezza che il duo ha centrato l'obbiettivo al secondo tentativo, supportato anche da Massimo Venier che aveva dato lustro a diversi film di Aldo, Giovanni e Giacomo.
Una storia agrodolce che non mancherà di far divertire, riflettere e godere di un'ora mezza di buon intrattenimento.
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