Ebook: ok il prezzo è giusto?


È una diatriba che imperversa da diverso tempo in rete. Certi titoli hanno differenze di prezzo in formato ebook dal cartaceo che dire ridicole è poco.
È una scelta di alcuni editori, soprattutto su quegli autori che tirano, di far uscire la versione digitale a prezzi, a mio avviso, troppo alti.
È chiara la tattica di mercato: nel mucchio degli avventori ci sarà pur qualcuno che comprerà qualche copia a quel prezzo. Ma mi domando se sia una  tattica di mercato efficace a lungo termine. È pur vero che la fruibilità digitale è immediata, basta un click, ed ecco che il bel librozzo appare nella nostra libreria virtuale pronto ad essere vissuto, mentre per avere la copia cartecea, bisogna uscire di casa e andare in una libreria, oppure attendere i tempi di spedizione dei vari stores.
A lungo andare questa scelta sarà deleteria.
Tutti gli editori medio-piccoli si stanno adeguando abbassando i prezzi sia del cartaceo che dell'ebook. Non è sostenibile avere magari il libro a 20 euro e l'ebook a 15. Questo, oltre ad alimentare il download pirata, genera una certa incazzatura nell'utente finale, perché oltrettutto, la maggior parte di questi titoli sono bloccati da protezioni varie e quindi non si possono passare su altri supporti.
Giustamente, direte voi, ma, se ci pensate bene, non è del tutto corretto nei confronti dei consumatori, che hanno delle palesi limitazioni in caso di cambio di lettore, utente, per svariati motivi che non sto ad elencare, sarebbero costretti a ricomprare di nuovo la copia digitale.
Sì, la limitazione serve appunto per proteggere i diritti d'autore, per far sì che una volta scaricato qualcuno non faccia un bello share in rete con gioia di tutti gli utenti. In fin della fiera, questo già accade.
Quindi qual è la soluzione?
Considerando che non può arginare la pirateria, perché è come cercare di fermare uno stormo di Pterodattili con un retino per farfalle: l'unica soluzione è abbassare il prezzo. Al massimo 4 euro, 5 potrei anche tollerarlo per un titolone, in questo modo gli utenti digitali sarebbero invogliati all'acquisto e magari non allo scarico illegale. Non si annulerebbe il fenomeno, chiaro, c'è sempre chi non ce la fa a resistere alla tentazione di avere tutto a gratis, ma c'è da aggiungere che le copie pirata a volte fanno veramente schifo come qualità.
Poi, diciamocelo chiaramente, i costi di un ebook, se già presente il cartaceo, sono veramente bassi, cioè praticamente i diritti d'autore, la percentuale agli store e poco più. Tutto quello che c'era da scaricare come costi vivi sono stati ammortizzati dal libro e la copia digitale non soffre della solita trafila. Preso paro paro dal cartaceo, convertito, impaginato e validato, non deve passare attraverso distributori, librerie, agenti, cazzi e mazzi. Lo trovate online, quasi ovunque.
Un altro punto fondamentale è la scarsa considerazione che la grande editoria ha nei confronti di questo nuovo mercato, che giorno per giorno si sta consolidando, e nel giro di qualche anno, ne sono sicuro, supererà il giro d'affari del cartaceo.
Forse, alla fine, sarà proprio il mercato a decidere, si spera, e si avrà un livellamento dei prezzi verso il basso.

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