Lo so, con tutti il ben di Dio che esiste sulla terra, perché proprio la creatura di Charles Schulz? Perché quest'uomo era un genio. Ma la risposta non è esaustiva.
Non ho letto molti fumetti in vita mia, o perlomeno, non quanto le persone appassionate nella mia cerchia di conoscenze (fa molto google + vero?). Nell'infanzia e nell'adoloscenza ho vissuto uno status di parassita di mio fratello, leggendo quello che comprava lui, quindi si parla della maggior parte della produzione Marvel a partire da fine anni '70 fino alla metà degli anni '90, passando dai primi Bonelli, come Martin Mysteré, Dylan Dog e Nathan Never, senza disdegnare quelli della Disney. Poi il mio fratellone se ne andato di casa, a metà degli anni '90, io non ho più letto fumetti, a parte qualche disney acquistato per nostalgia. Preferivo dedicarmi ai libri, sia chiaro.
Charlie Brown invece l'ho scoperto solo in età adulta e ultimamente ho acquistato diverse strisce, grazie a uscite mensili di Mondadori e Fabbri editore. In realtà il mondo di Schulz non è comprensibile se non in età adulta, determinate battute e strisce non si possono comprendere a pieno se si è adolescenti.
La sottile ironia, l'intelligenza e la saggezza dell'autore traspirano da ogni sua striscia, le situazioni e gli argomenti trattati strappano sempre un sorriso, a volte una risata, fanno passare momenti piacevoli e ci si affeziona a Charlie Brown, a Linus, Patty, Snoopy, Lucy e a tutti gli altri. Per me leggere i Peanuts è una cura per l'anima e il cuore, mi trasmettono serenità e alimentano il fanciullino che è in me (e che ora ci sta largo).
Il mio personaggio preferito è indubbiamente Linus, poi Snoopy e Patty. Charlie Brown non mi sta antipatico, ma a volte Schulz ha esagerato nel renderlo sfigato e a è irritante.
L'impressione invece è che quello preferito dall'autore fosse Snoopy, nelle sue molteplici trasformazioni.
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