Max Payne 3


Max Payne è tornato. Lo aspettavano in molti, soprattutto i fan innamorati dei primi 2 episodi supervalutati e molto amati. Max Payne è stato uno di quei giochi che hanno rivoluzionato un genere, introducendo meccaniche di gioco innnovative e una storia che colava noir da tutti i cantoni. Mi ricordo che ai tempi scrivevo recensione per NGI Magazine e diedi un bel 10 pieno, esagerando, lo ammetto, un poco.
Da maggio di quest'anno è tornato ad allietare i nostri monitor e i nostri occhi, su PC e console varie.
Proprio l'appuntamento con il PC era tanto atteso e dal punto di vista grafico non ha certo deluso, perché non è stata fatta una mera conversione da console, ma sono state sfruttate a pieno due tecnologie superfamose e vincenti cioè l’Euphoria Physics e il Rage Engine, in più fa la sua porca figura anche l'utilizzo a tappeto delle DirectX 11.
La resa grafica è stupefacente, superiore nettamente alla controparte console, roba da leccarsi le pupille per lo stupore, tutto questo naturalmente con una macchina con un hardware importante, perché in gioco, con pc mediamente carrozzato bisogna abbassare le varie risoluzioni per giocare senza rallentamenti. Io sono uno di quelli che preferisce un gaming più fluido a discapito della resa visiva.
Sì, ma un gioco bello da vedere e anche bello da giocare?
La storia di fondo non cattura come i primi due episodi, in questo terzo capitolo è solo un pretesto per massacrare cose, persone, animali, nomi di città, ecc, ecc, e non ha lo spessore e l'atmosfera che ammantava tutto quanto, come le nevicata perenne che imbiancava New York nel primo mitico Max. Il nero viene soppiantato dagli ambienti troppo assolati del Brasile, e io un po', soprattutto all'inizio, mi sono sentito spaesato, poi, quando ci si cala nel massacro, tutto questo passa in secondo piano.
Sì, perché sono aumentati di brutto i nemici e la violenza che a volte diventa splatter e molto pulp... pure troppo.
Il famoso bullet-time non è più un bel giochino stiloso ma diventa davvero funzionale all'azione, affiancato da un nuovo sistema di copertura, già visto in altri giochi, ma davvero efficace per arrangiarsi in alcuni situazioni difficili. Con tonnelate di brutti ceffi da far fuori il gameplay risulta frenetico, adrenalinico e lascia poco spazio a pause di riflessione. Ha un buon coefficiente di difficoltà anche a livelli medi e non è semplice arrivare in fondo senza aver giocato e rigiocato determinati passaggi intricati. Nonostante frotte di nemici, non risulta ripetitivo, anzi, si innesca una specie di spirale perversa in cui si vuol far fuori tutto e ridurre ad hamburger qualsiasi cosa ci passi davanti.
Non ho considerato il multiplayer, anche perché non l'ho provato, ma leggendo qua e là, pare che sia uno dei maggiori difetti di questo titolo, con bug già conosciuti che non sono mai stati risolti. Tutti si spera in una patch risolutiva.
Tirando le somme, Max Payne 3 è un titolone, anche se probabilmente deluderà i fan più accaniti, che sì, hanno ritrovato il loro eroe da un certo punto di vista anche migliorato nella parte della caratterizzazione, di contro si ritrovano in mano un'ambientazione così così.
Vale comunque la pena giocarlo, perché il divertimento è assicurato.

Nessun commento:

Posta un commento

Vuoi vedere anche...

Related Posts with Thumbnails