Il come non è riferito a se scrivete male o bene, lungi da me fare questa richiesta, anche perché ci si addentra in un ginepraio da cui non si esce più.
In realtà è relativo allo strumento con cui si crea.
Se la memoria non mi inganna e nel frattempo non hanno inventato qualcosa di nuovo, ci sono tre metodi (forse quattro) per imprimere la propria ispirazione su qualcosa di materiale.
1 - Carta e penna
2 - Macchina da scrivere
3 - Computer
4 - Registratore
Carta e penna è sicuramente il modo più romantico e bohèmienne, ma obbiettivamente quello meno pratico. Io ho scritto tre romanzi con penna a sfera e quadernoni a quadretti. Scrittura talmente fitta che ho imprecato in lingue diversi, tra cui alcune sconosciute e mai giunte a orecchio umano, al momento del travaso su pc. Trovo però che questo metodo sia rilassante, piacevole, ma mooolto faticoso. È per me anche stimolante. Se devo ritrovare passione, concentrazione o ispirazione, scrivo qualcosa a manina.
La macchina da scrivere la trovo scomoda, ho scritto un solo romanzo con questo metodo. Dopo l'entusiasmo iniziale, l'ho trovato quasi più faticoso del scrivere a mano, e certamente più doloroso. Con carta e penna mi si erano formati dei calli su indice e pollice, ma con la macchina ogni tanto non centravo bene i tasti e le dita mi si incastravano nelle leve di acciaio (con gaudio, oserei aggiungere). Inoltre, ma qui sono idiota io, l'unico nastro che avevo, dopo 150 pagine circa, si esaurì, e io, pigro per natura, lo sfruttai fino a quando le parole su carta non erano altro che un'ombra perlacea. Non contento, ho continuato a usarlo caramellandolo con la china.
Il computer è il metodo più veloce, sicuro e affidabile. Pecca sicuramente del lato romantico della scrittura, perché è certamente più freddo e impersonale, ma è il metodo più pratico. Ho scritto la maggior parte dei miei lavori così, con tempistiche ridotte drasticamente rispetto ai primi due. Ormai questo è lo strumento principe per creare succulenti opere da buttare sul mercato saturo dell'editoria.
Il registratore non l'ho mai usato, ma credo che sia scomodo e, essendo abituato a creare guardando una pagina bianca, mi sentirei bloccato. In più ha le stesse problematiche di travaso su file, a meno di non assumere una segretaria, personale che attualmente non mi posso permettere :).
A me piace scrivere con carta e penna. Mi piace tantissimo; peccato che dopo un po' la mano s'inceppi e il gomito cominci a farmi male.
RispondiEliminaAnche io ho vissuto l'esperienza del ricopiare romanzi da un quadernone (+ quadernoni) e devo dire che è davvero faticoso!
Così adesso uso carta e penna solo quando ho il blocco dello scrittore, perché mi aiuta a sbloccarmi e dopo scrivo con la tastiera o sul tablet.
Sì, diciamo che scrivere con carta e penna ti riallinea un poco con quello che è il vero mestiere dello scrittore. A volte quando batto furiosamente sulla tastiera mi pare di essere una dattilografa :).
RispondiElimina