Dimmi dove scrivi.


Tutti noi scrittori, o aspiranti tali, sogniamo il luogo ideale dove scrivere e trovare l'ispirazione.
Molti scrittori famosi hanno dichiarato come lavorano e dove si imbucano per farlo, altri hanno dato pareri, alcuni hanno persino elargito regole.
Tendenzialmente quasi tutti optano per una stanza isolata, senza rumori esterni, con porta chiusa a chiave, e nessuna distrazione esterna.
Io negli anni ho imparato a scrivere anche nei posti più improbabili, che non sto a elencarvi per decenza.
Il mio posto ideale sarebbe una baita in montagna, con tanto di lago e pineta annessa. Un posto in altura dove fa sempre freddo e/o fresco, dove poter fare lunghe passeggiate e scrivere in una stanzuccia, cullato dai rumori del bosco e gli scricchiolii del legno dovuti agli sbalzi di temperatura.
Chiaramente in solitudine. Moglie, figli e parenti sono sempre fonte di distrazione. Questo non vuol dire che vivrei come un eremita, ma magari potrei isolarmi per cinque giorni alla settimana e il WE dedicarlo al resto.
Come dite? Utopia? Sono un brutto bastardo egoista? Un sognatore?
Sì, probabilmente sono un bel mix di queste due ultime cose, e tanto altro, ma si sta parlando per ipotesi, giusto? Magari portate all'estremo, ma se non si sogna non c'è gusto per niente.
Spesso mi interrogo se avrei la forza di volontà di stare sul pezzo realmente se ne avessi la possibilità, cioè senza nessun problema economico (tipo andare a lavorare per pagare i conti, avete presente?) e scrivere tutti i giorni in totale isolamento. Forse sì, ma conoscendomi so che cederei a qualche tentanzione o all'ozio. Avendo tutto il tempo del mondo forse non perderei tempo a scrivere, nonostante sia una delle poche passioni genuine che mi porto dietro dalla nascita, forse eccederei in altro, probabilmente mi ammazzerei di videogiochi.
Come al solito, ho poca fiducia in me stesso.
Magari, proprio isolandomi nel luogo preferito e desiderato, riuscirei a darci dentro e a scrivere un bestseller o una decina di libri all'anno :).
Oppure, essendo abituato a scrivere nel casino più assoluto o in situazioni estreme (impiccato, a testa in giù, al telefono), sarei disorientato e forse impazzirei come Jack Nicholson in Shining.
Chissà...
Se dovesse capitarmi di averne la possibilità, ve lo farò sapere.

2 commenti:

  1. Direi che il tuo luogo ideale per scrivere (che condivido) sarebbe anche un luogo ideale per vivere. L'unica cosa che cambierei è l'isolamento. Anche a me piace scrivere in un luogo privo di distrazione, ma trovo che potersi confrontare con qualcun'altro (possibilmente degno di fiducia) sia molto utile così da avere diversi punti di vista e magari anche qualche idea interessante!

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  2. Be' per confrontarsi c'è sempre internet :)
    Comunque credo tu abbia ragione, confrontarsi con persone degne di fiducia (e soprattutto con la tua stessa passione) è alla base per crescere in tutti i campi della scrittura.

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