Tritacarne
(09 novembre 2005)
Il tritacarne si è inceppato
Carolina, smontalo e assestalo
Non credere sia neve quella che scende
Sono muscoli rifatti senza cuore
Ho imbrattato il tavolo
Sembra una lastra di nervi affiorati
Luoghi comuni e segni tangibili
Il nostro sogno si è disciolto
Immerso in una soluzione acida
Carolina, tiramelo in faccia
Così che possa apprezzarne il peso
Così che i miei tratti siano ridisegnati
Non avere paura del folletto
Ho già firmato la mia condanna
E' inutile bestemmiargli contro
Infilalo nel tritacarne
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