L'Assassino: Kill the Reality Show (8)

9.
Dopo mezz’ora passata a strafogarsi con il regale banchetto, ecco che i partecipanti finalmente vengono fatti alzare da tavola. Ricompare il maggiordomo e, con uno sguardo che non ammette repliche, li accompagna verso il salone centrale del castello, stracolmo delle riproduzioni delle opere d’arte realmente presenti, ma sostituite per ragioni di sicurezza.
La pubblicità sta ormai finendo: in questo momento sugli schermi della rete nazionale c’è un tizio a cui i corvi cagano sulla macchina e lui è felice lo stesso perché spazza via le schifezze con la bombardata dello stereo. I concorrenti vengono fatti accomodare su poltrone poste a ferro di cavallo davanti alle telecamere. Tutti si posizionano per bene, e già si nota la formazione di vari gruppetti e simpatie. Non appena le telecamere ritornano al castello, subito si focalizzano sulla minigonna inguinale di Carletta Miciona e sulle sue cosce sode, lisce e perfette.
La voce di Donaldo irrompe nelle sale del castello: “Buonasera a tutti, care vittime!” esordisce. Molti sorridono, altri rimangono impassibili, Norberto Cigolla mastica un angolo fucsia del copridivano.
“Buonaseraaa!” rispondono, quasi all’unisono.
“Avete gradito la cena?”
“Sìììììììì!!!”
E via così. Convenevoli.
Dopo questa cascata di simpatia, l’inquadratura ritorna nello studio, sempre sulla faccia di Donaldo. Il punto nero che aveva sul naso dopo la pubblicità è magicamente scomparso. Anche lui è inorridito sapendo che quel abominio è andato in tv e può essere stato visto da qualche spettatore. In effetti sono giunte alcune telefonate di protesta, prontamente censurate dagli autori. Non vogliono di certo turbare l’equilibrio già poco stabile del conduttore.
“Bene, è giunto finalmente il momento di svelare quelle che saranno le regole del gioco, i meccanismi che governeranno questo reality show e a cui dovranno sottostare i nostri concorrenti.
Ogni settimana, in occasione della diretta, verrà effettuata una sessione di nominations. Ogni partecipante nominerà 2 persone, i primi tre andranno in nominations. Cosa implica essere nominati? Be’, il nominato diventerà automaticamente vittima e la vittima sarà scelta dall’assassino per l’eliminazione.”
Attimo di pausa per creare la giusta dose di suspense nel pubblico. Donaldo sorride, Marianna Martika accavalla le gambe, spezzando un po’ l’atmosfera e soprattutto la soglia d’attenzione del pubblico maschile.
“Già, ma come viene scelto l’Assassino? Saranno gli autori, dopo le nominations, a sceglierlo tra i concorrenti rimasti. Il ruolo dell’assassino è chiaro: durante la settimana dovrà cercare di uccidere una delle vittime prescelte. Alla fine della settimana, il pubblico dovrà votare chi secondo loro è l’assassino. Nel caso il pubblico da casa indovini l’assassino, quest’ultimo diventerà automaticamente vittima, nel caso contrario sarà esente per una settimana da nomination, quindi non diventerà vittima, ma non potrà nemmeno essere di nuovo assassino.”
Sorrisone. Stanislao Pedretti alza una chiappa e molla una rengia imperiale. Il regista riesce solo in parte a mascherarla con un applauso finto. Donaldo arrossisce, Marianna ride come un’oca e Ludmilla scuote la testa con disgusto. L’unico è impassibile è Stanislao che si accomoda meglio sulla poltrona.
Il rossore di Donaldo si affievolisce, così le telecamere possono tornare ad inquadrarlo.
“Tutto chiaro? Be’, comunque sarà molto più semplice capire i meccanismi del gioco, vivendolo!!”
Punta l’indice sui monitor e questi si animano. Inquadratura aerea del castello, circumnavigazione del perimetro e poi di botto all’interno del salone centrale. I concorrenti seduti stanno confabulando tra di loro, il maggiordomo è fermo immobile di fianco ad una statua che sembra più viva di lui.
“Vittimeee!” intona Donaldo. “Siete pronti per la prime nominations?”
Facce sbigottite, sorrisi sornioni. Tutti sapevano dell’evento, ma devono comunque fingere stupore. La maggior parte non ci riesce e si nota chiaramente che è un atteggiamento forzato.
“Non ve l’aspettavate, vero? Già stasera dovete decidere chi saranno le prime tre vittime. Vi ricordo che dovrete fare due nomi e dare anche una motivazione.”
Alcuni annuiscono, altri si guardano intorno come mucche al pascolo. Credendo di non essere inquadrato dalle telecamere Alberigo Pastella si scava bellamente nella narice destra, estraendone poi un tesoro tutto verdone.
“Bene. Il primo ad entrare nel confessionale sarà Miriano Biottelli.”
L’omone si alza, fa un sorriso storto alla telecamera e si avvia verso il confessionale, ricavato in una vecchia ritirata dove cacavano gli arceri.

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