King è considerato uno dei più bravi e prolifici scrittori del nostro secolo e lo dimostra anche in questo romanzo.
La Storia di Lisey non rientra propriamente nel genere horror, è più un thriller con contaminazioni paranormali. Come sempre il caro Stephen costruisce con maestria davvero invidiabile i profili dei vari attori che muovono i fili della trama.
La trama è complessa e decisamente non lineare, ma King ci ha già abituati a romanzi intimisti e incentrati in modo quasi ossessivo sul protagonista (vedasi Il gioco di gerald, dolores claiborne e Rose Madder). Qui i protagonisti sono due, ma uno aleggia come un fantasma per tutta la storia mentre l'altro è vivo e pieno di sfaccettature che l'autore trasforma in ricordi in una continua altalena tra diversi piani temporali.
Come i romanzi sopracitati anche con questo ho fatto molta fatica a carburare, soprattutto per la complessità della protagonista e del mondo che l'autore le ricama intorno. Universi molto intimi in cui ci riesce a calare gradualmente finché non si viene catturati e allora, dopo la comprensione completa delle leve del romanzo, la lettura diventa più fluida e meno spezzata.
Mi lasciano sempre perplesso alcune trovate che io considero da baraccone o da varietà della domenica pomeriggio, ma King è fatto così, prendere o lasciare. Tante volte mi chiedo perché debba aggiungere certi elementi che a mio parere stonano, comunque ci si passa sopra per il coinvolgimento e le sensazioni che danno altri tratti della storia descritta.
Lo stile non si discute. Aldilà della prolissità che da sempre lo contraddistingue, King riesce sempre a creare atmosfere credibili e a volte ha delle trovate geniali che solo un maestro del genere può avere.
In linea di massima un buon romanzo, aldilà delle piccole pecche descritte. Sicuramente un'uscita felice rispetto a Cell che non era altro che un clone moderno de L'ombra dello scorpione.
Chi lo ama sicuramente apprezzerà anche questo romanzo. Per chi non ha mai letto niente dell'autore o non digerisce molto bene il suo stile, consiglio di iniziare con altri classici della sua lunga carriera.
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