Spesso questa
domanda mi arrovella l’encefalo: potrei vivere di scrittura?
La risposta è: sì.
Il problema più grande sarebbe vincere le paure di fare questo grande passo,
perché, per farlo dovrei dedicarmici anima e corpo a tempo pieno. E qui vado
incontro a quegli ostacoli della vita moderna, cioè pagare il mutuo, mantenere
due figli e i costi di un'esistenza agiata e confortevole da abitatante di quella
fortunata parte di mondo occidentale. Il lavoro fisso da la possibilità di
avere un introito sicuro alla fine di ogni mese, lavorando invece solo di
intelletto, diventerei l’imprenditore di me stesso, con tutti i rischi che
questo comporta.
Certo, se facessi solo quello, potrei portare avanti anche dei progetti più
commerciali, pensare appunto come un azienda che deve fare profitto, e non
gingillarmi con storie difficili da piazzare sul mercato. Un paranormal
romance, uno pseudo porno e qualcosa che parli di zombie, perché quelli vanno
sempre. Ovviamente con uno pseudonimo.
Dovrei stare di più sui social, fare promozione e scrivere articoli sul blog.
Con il tempo che mi avanza potrei anche scrivere quello che davvero mi
interessa.
Quali margini di profitto potrei raggiungere? Difficile da dire. Certo il
mercato degli ebook autoprodotti sta evolvendo, ma ci vorrebbe qualche annetto per raggiungere quote decenti.
Sarebbe un vero e proprio lavoro, eh sì. Forse sarei meno stressato, o no? Mi
sentirei più realizzato? Sono domande a cui non so dare una risposta.
Al momento rimane un sogno, una meta forse irraggiungibile. Perché ho fatto
altre scelte, e sono felice di averle fatte. Forse se diventasse un vero
lavoro, perderei la voglia, lo slancio e la passione.
Per adesso rimane là, un bel miraggio, una possibilità remota, e, come tutti i
bei sogni, mi fa sentire bene sapere che è lì.
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