Nel mondo ancora selvaggio dell'autopubblicazione, ci sono milioni di dubbi e poche certezze per capire se vale la pena o no acquistare un ebook di un autore indie.
Ci si può basare sulle recensioni, sulle stellette ricevute su Amazon. Ma in questo tristo mondo nemmeno questo segnale è indice di bontà. Certo, perché qualcuno se le può comprare, o autocompilare creando utenti fake.
Le classifiche di vendita? Nemmanco quelle. Ci sono decine di modi per far salire il proprio ebook nella classifica di Amazon, tutte becere e degne di espulsione dal creato.
E allora come si fa? Potremmo creare un comitato di controllo qualità degli ebook autopubblicati.
E già, ma chi ne dovrebbe far parte e, soprattutto, chi garantisce la loro integrità politica e morale?
Si potrebbero candidare nomi conosciuti nel mondo del self-publishing e poi farli votare tramite sondaggio. E poi? Cosa dovrebbero fare? Emettere un bollettino sulla qualità di un elenco di ebook, ogni mese o ogni settimana e fare apporre, magari proprio da Amazon, un'etichetta con scritto CCQEA Approved. Sarebbe un segno distintivo di eccellenza.
Eh? È una minchiata?
Mmh, probabilmente sì. Più che altro per la gestione intrinseca di tutto quanto il processo e per il tempo rubato a chi di mestiere dovrebbe invece fare solo lo scrittore. Non so, forse ci sarebbero anche dei conflitti di interessi interni o screzi tra i membri del comitato. E poi, si sa, de gustibus. Anche se, forse, un comitato dovrebbe solo decidere su formattazione, editing, professionalità e lasciare spazio di valutazione della trama ai lettori.
Penso che l'unico modo per capire quali ebook meritino di essere letti sta al buon senso del navigante. Informarsi sull'autore, sul suo metodo di lavoro, leggere più recensioni, cercare info sui social e fidarsi magari anche di blogger di comprovata fiducia.
Troppo sbattimento? Forse, ma al momento rimane l'unico modo per trovare ebook di qualità.
Nessun commento:
Posta un commento