Tutto questo per dire cosa? Ah, sì. Ogni tanto mi arrivano ancora dei manoscritti da valutare e, sappiatelo, se a me ne arrivano una decina all'anno, pensate a una redazione seppur piccola com'era la realtà di XII. Rispondo a tutti cortesemente, spiegando che non faccio più parte di una casa editrice e che in realtà abbiamo chiuso ormai da ben quattro anni passati. A tutti suggerisco il percorso dell'autoproduzione, con tutti i crismi di qualità che ognuno dovrebbe imporsi.
Tra le opere giunte ce ne sono alcune che spiccano per sfrenata ricerca della originalità, che si sa, ormai è una chimera. Uno di questi mi ha particolarmente divertito, non citerò il nome dell'autore ovviamente per non avere grane, ma non è un'autore autoprodotto, perlomeno a oggi non è ancora apparso sul grande palco degli indie.
Trattasi di un romanzo di fantascienza in cui, manco a dirlo, la terra viene invasa dagli alieni, ma la particolarità di questi extraterresti è che scoreggiano, e di brutto. Ne hanno fatto la loro arma segreta e la loro forma di energia. E in effetti a vedersi sembrano delle palle, di gas, e uccidono all'istante con le loro emissioni mefitiche. I motori delle astronavi sono alimentati dalla loro produzione intestinale e persino alcune armi, oltre al loro posteriore, emettono questo gas letale.
Be', forse si può proporre come parodia o romanzo satirico\comico, ma ha bisogno di una sana dose di editing. Non sono arrivato alla fine, quindi non so dirvi se può essere valido o meno, e io sono il meno indicato a demonizzare qualcuno che in un romanzo parla di emissioni intestinali (il motivo ve lo spiegherò forse fra qualche mese).
Tutto sommato, a parte qualche mal di testa per periodi astrusi e troppo verbosi, quella parte che ho letto mi ha divertito.
Chissà, forse apparirà prima o poi, con la speranza che sia passato nella cesoia di un buon editor.
Nessun commento:
Posta un commento