Ora che ho ricominciato ad aggiornare il blog quotidianamente, sto riflettendo sulla pianificazione degli argomenti da pubblicare giorno per giorno. La cosa mi diverte per il momento e quindi non mi pesa. Visto che sono troppo volubile, può anche darsi che fra qualche settimana, ora o giorno, mi rompo e non pubblico più niente.
Per questo, riallacciandomi al post di più di un anno fa Poesia o non poesia?, mi domando se sia giusto, in un ottica di post su letteratura, videogiochi e cazzi miei, continuare a postare poesie.
Al di là del fatto che il periodo in cui ne scrivo non è mai costante: possono passare mesi in cui non produco nemmeno una sillaba e mesi in cui ne sparo fuori una decina, magari più di una al giorno.
Ispirazione, forse, o raggi gamma, chi lo sa.
La tentazione di aprire un altro blog di sole poesie mi stuzzica ancora, ma so che, vista la mia altalenante produzione, starebbe mesi in stallo. O forse mi spronerebbe a tenerlo aggiornato, chissà.
Sarebbe più giusto in un blog di poesia non rimanere solo e coinvolgere gente, valutando secondo il gusto personale quelle meritevoli di pubblicazione. Anche questa idea mi gira da un po' nell'encefalo malato, ma la mia paura è di perdere entusiasmo durante il tragitto, come con alcune delle cose che ho fatto in passato.
Dopo un anno ancora ci sto riflettendo e i dubbi non sono spariti, anzi sono aumentati.
Ribadisco che scrivere poesie mi diverte e mi coinvolge. Stavo meditando anche di portare avanti questa nuova tecnica personale che ho inventato (credo, magari in passato qualcuno l'ha già fatto) della Sillabazione Progressiva.
Che cosa?
Ecco alcuni esempi:
Una cagata? Un'idea geniale? E chi lo sa.
Magari potrebbe essere un buon spunto su cui aprire un nuovo blog di poesia e sfidare altri autori a scriverne.
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