Atteso per il 18 maggio di quest'anno dopo vari rinvii, questo nuovo capitolo della saga del poliziotto maledetto di New York, pare dover stupire un'altra volta, come stupì alla sua prima uscita nel 2001, prendendo voti alti a man bassa da qualsiasi testata giornalistica di settore e da tutti i siti di videogames, nonostante il budget ridotto della piccola software house finlandese Remedy.
Il successo era dovuto soprattutto alla trama ben studiata, al profilo psicologico del protagonista, alla giocabilità, ma, soprattutto, al bullet time, tecnica usata anche nel film Matrix. Praticamente quella visualizzazione che consente di vedere ogni momento della scena al rallentatore mentre l'inquadratura sembra girare attorno a velocità normale. Chiaro, no? Molto divertente per far fuori carrettate di nemici lanciandosi a pesce, di lato, alla Bagianna o come il ballo del mattone.
Non è, come i predecessori, svilupata dalla software house scandinava e non è nemmeno scritto dal creatore della serie Sam Lake, anche se la Remedy supervisionerà tutto quanto (speriamo bene). Quindi tutto sarà in mano ai ragazzi della Rockstar Vancouver.
Nel terzo capitolo il buon Max non lavora più nella grande mela, ma nella sicurezza privata di una famiglia di San Paolo do Brasil, guardia del corpo di Rodrigo e Victor Branco. La situazione precipita quando la moglie di Rodrigo viene rapita proprio quando era sotto la protezione di Max, il quale dovrà prodigarsi a suon di pallottole per ritrovarla e salvarla.
Il bullet time, ovviamente, sarà ancora presente, ma ci sarà anche un nuovo sistema di coperture e quindi toccherà al giocatore decidere se usare il rallentamento o coprirsi dietro qualche banco dei pesci, ma pare che ogni copertura potrà saltare in coriandoli di polvere e pallottole, grazie all'avanzato motore di distruzione degli ambienti di gioco.
Max oltretutto potrà afferare i nemici usarli come scudo umano o come asciugapiatti.
Sarà implementato anche l'Environmental Bullet Time. Che, se ho capito bene, mentre intorno a Max esplode l'universo, lui potrà continuare a sparare liberamente cercando di evitare tutto quello che potrebbe cadergli addosso.
Ci sarà anche la Bullet Cam, cioè la telecamera che si sgancia dalla visuale in terza persona per seguire l'ultimo proiettile sparato, fin dentro il corpo del bersaglio. Feature per cecchini onanisti.
Rispetto ai titoli precedenti, che praticamente si sviluppavano sempre di notte, o perlomeno era sempre scuro, nevicava o pioveva, nel 3 si avrà l'alternarsi del giorno e della notte.
E, suonino le fanfare, sarà presente anche il multiplayer.
Ok, ho detto tutto? Probabilmente no. Speriamo solo che i ragazzi canadesi facciano un buon lavoro e ci regalino un ennesimo capolavoro, o perlomeno che tengano fede alla buona qualità dei loro prodotti e sfornino qualcosa di coinvolgente e divertente come lo sono stati i primi due capitoli della serie.
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