Loculo trentacinque

Rinchiuso nel loculo trentacinque
Sbava un furetto dai mille colori
La terra smuove con il pensiero
In giostre di girandole di palissandro

Esprime la sua indole giocosa
Infilando unghie in vasi sanguigni
Espropriando orbite di occhi vitrei
Nutrendosi di muschiosi cadaveri

Intorno al cuore ha radici spesse
Attorno al cranio maniche di cedro
Il mangime dei ratti come cervello

Eppure sogna amore
Eppure spurga dolore

Si sente Dio
E miagola alla luna

Dal loculo trentacinque risorge
Spara chiodi dalla casse aperte
Il mondo lo accoglie come nuovo signore

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