Dopo Morte di un Perdente iniziò quel periodo di crisi artistica che ho spesso citato in altri post. Durò quattro anni, dal '97 al 2001. Periodo in cui smisi di scrivere quasi totalmente e persino la lettura ne risentì, passando da periodi in cui non lessi nemmeno una pagina, cosa impensabile prima e dopo. A parte questi quattro anni, non ho mai passato più di due giorni senza leggere un romanzo, sia perché mi piace farlo, sia perché fondamentale per il mestiere che mi sono scelto. (non il tecnico IT, naturalmente).
In questo periodo comunque rielaborai Pallida Luna, riscrivendolo quasi completamente e trasformandolo in Sangue in Rete, con nuovi innesti narrativi (leggete il post che riguarda quest'opera per maggiori informazioni). Inviai anche questo a una ventina di editori, senza riceve alcuni riscontro. Intato avevo rinunciato anche a spedire Morte di un Perdente perché ormai scoraggiato e sconfitto dal sistema. Naturalmente era un problema di approccio e di ignoranza, ma pian piano mi rendevo conto di quanto fosse difficile farsi pubblicare senza attaccarsi al portafoglio.
Sono sempre stato un'appassionato di videogames, questo lo sanno tutti. Alla fine del 1999 ci fu una svolta lavorativa nella mia vita, lasciai il posto di impiegato factotum di una piccola azienda di stampaggio materie plastiche e passai a NGI, Netgamers Italia, fondata da mio fratello Luca Cassia, meglio conosciuto come Adso da Melk e da Luca Spada, lungimirante enfant prodige del networking italiano.
Il core business iniziale era il multiplayer. Io non dovevo far altro che creare contenuti. Un lavoro da sogno. Inoltre dovevo anche provare nuovi giochi online e giudicare se fossero appettibili per il mercato.
Tutta questa premessa per dirvi che in quel periodo inizia a giocare a Quake2 sui server di NGI. A parte la vasta community che iniziò a crearsi intorno al gioco, iniziai a scrivere un storia basata proprio su questo gioco. Il titolo era Sangue sul Quad. Il quad, per i meno avvezzi, è un bonus di potenziamento che quadruplica la potenza di fuoco del giocatore. La novella vedeva appunto un giocatore di rete scambiarsi di ruolo con il suo alter-ego virtuale, di nome Karnemorta. Non certo originalissimo, ma divertente. Perlomeno per il seguito che avuto fra i frequentatori dei forum e del sito di NGI, che ne apprezzavano il sarcasmo e la violenza fine a se stessa. Usciva a capitoli settimanali e alcuni lettori l'aspettavano con ansia, finché non mi stancai e il l'interesse andò scemando, cosicchè rimase incompiuto.
Sangue sul Quad era scritto a mano libera, cioè senza nessun tipo di struttura preimpostata, e nessuna regola di stile e/o limiti e censura. Io mi sono divertito a scriverlo e anche rileggendolo lo trovo ancora spassoso. Chissà se in futuro non mi venga la voglia di finirlo, magari quando sarò ricco e famoso grazie a qualche best sellers (ahahah, che ridere.).
SSQ fu citato anche in un articolo su Jack che parlava di come trovare racconti free online. Nel 2007 doveva entrare a far parte della famosa raccolta XII che diede vita poi all'associazione culturale che ho contribuito a fondare e di cui Edizioni XII è la spina dorsale. Era troppo lungo e quindi scrissi da zero Vargo Marian: il cinico e l'acqua santa, ma questa è un'altra storia, ve la racconterò un'altra volta.
Quello che più mi rimane di quel periodo è il fatto che mi stessi rassegnando all'idea che per me non c'era posto nell'olimpo degli Scrittori.
Forse non c'entrerò mai, ma perlomeno ci sto provando.
Io sto ancora aspettando da quel dì...
RispondiEliminaEh, chissà se mai lo scriverò il finale...
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