Giovedì 18 novembre c'è stato il fatidico switch-off nella mia zona, cioè, per chi ancora non lo sa, il passaggio totale al digitale terrestre.
Questo ha generato non pochi problemi, soprattutto nei pensionati, e nella gente non molto pratica a maneggiare apparecchiature elettroniche e tecnologicamente più avanzate di un bancomat.
Per me non è stato un problema, ma poi mi sono reso conto del disagio, sintonizzando diversi televisori/decoder di parenti, vicini e amici, e, soprattutto, dopo un'accesa discussione con mio fratello, che mi ha aperto un po' gli occhi sul problema.
Oddio, problema... come già detto, disagio.
Diciamo che questo passaggio al digitale ha avuto i suoi pro e i suoi contro. Il pro è sicuramente la qualità del segnale e l'aumento di canali multimediali. Il contro il disagio del passaggio per le persone meno avvezze al tecnico.
Però... c'è un però, sì. È qui devo dire grazie al fratellone, lo ammetto.
Tutta la questione è stata gestita male, o meglio, è stata gestita in questo modo per via degli interessi legati al passaggio a questo nuovo tipo di trasmissione. Oltre la speculazione iniziale sui decoder, a dir poco scandalosa, perché, a mio avviso, doveva essere disponibile ai cittadini senza sborsare una lira, con sussidio regionale (provinciale, statale, e stocazzo), e non far pagare alla gente anche 100 euro per una scatoletta che ne vale forse 5. Tutto questo giro del fumo è però chiaramente forzato da interessi economici da parte di gestori, o meglio gestore, di emittenti televisivi, direi praticamente quasi monopolista nel ns paese per quanto riguarda le trasmissioni di terra, per competere con l'altro monopolista satellitare.
Disturba questo, certo, ma ciò che è più irritante è l'imposizione al cittadino, di qualcosa di cui praticamente non aveva bisogno. O perlomeno, ci è stata sottratta la facoltà di scegliere.
Non penso fosse così difficile mantenere le trasmissioni sia in analogico che in digitale. Che gliene frega a quelle persone abituate a guardare i 6 canali canonici di avere un resa visiva maggiore, quando stavano bene anche prima a guardarsi Buona Domenica, o L'Arena, con un po' di disturbi o nebbia?
Non fraintendetemi. Io non tornerei indietro. Ora i canali di terra si vedono molto bene, con qualità digitale e in più ho guadagnato dei canali, anche tematici, che prima non vedevo.
Quello che è scandaloso è la mancanza di alternativa, senza sborsare un euro, si intende. Ora se non hai un decoder o una televisione di nuova generazione, puoi solo vedere i puntini neri e bianchi, che a fissarli alla lunga magari ci puoi vedere i defunti, ma non le faccette irritanti di Barbara D'Urso, o le diatribe boriose di Giletti.
Questo ha generato non pochi problemi, soprattutto nei pensionati, e nella gente non molto pratica a maneggiare apparecchiature elettroniche e tecnologicamente più avanzate di un bancomat.
Per me non è stato un problema, ma poi mi sono reso conto del disagio, sintonizzando diversi televisori/decoder di parenti, vicini e amici, e, soprattutto, dopo un'accesa discussione con mio fratello, che mi ha aperto un po' gli occhi sul problema.
Oddio, problema... come già detto, disagio.
Diciamo che questo passaggio al digitale ha avuto i suoi pro e i suoi contro. Il pro è sicuramente la qualità del segnale e l'aumento di canali multimediali. Il contro il disagio del passaggio per le persone meno avvezze al tecnico.
Però... c'è un però, sì. È qui devo dire grazie al fratellone, lo ammetto.
Tutta la questione è stata gestita male, o meglio, è stata gestita in questo modo per via degli interessi legati al passaggio a questo nuovo tipo di trasmissione. Oltre la speculazione iniziale sui decoder, a dir poco scandalosa, perché, a mio avviso, doveva essere disponibile ai cittadini senza sborsare una lira, con sussidio regionale (provinciale, statale, e stocazzo), e non far pagare alla gente anche 100 euro per una scatoletta che ne vale forse 5. Tutto questo giro del fumo è però chiaramente forzato da interessi economici da parte di gestori, o meglio gestore, di emittenti televisivi, direi praticamente quasi monopolista nel ns paese per quanto riguarda le trasmissioni di terra, per competere con l'altro monopolista satellitare.
Disturba questo, certo, ma ciò che è più irritante è l'imposizione al cittadino, di qualcosa di cui praticamente non aveva bisogno. O perlomeno, ci è stata sottratta la facoltà di scegliere.
Non penso fosse così difficile mantenere le trasmissioni sia in analogico che in digitale. Che gliene frega a quelle persone abituate a guardare i 6 canali canonici di avere un resa visiva maggiore, quando stavano bene anche prima a guardarsi Buona Domenica, o L'Arena, con un po' di disturbi o nebbia?
Non fraintendetemi. Io non tornerei indietro. Ora i canali di terra si vedono molto bene, con qualità digitale e in più ho guadagnato dei canali, anche tematici, che prima non vedevo.
Quello che è scandaloso è la mancanza di alternativa, senza sborsare un euro, si intende. Ora se non hai un decoder o una televisione di nuova generazione, puoi solo vedere i puntini neri e bianchi, che a fissarli alla lunga magari ci puoi vedere i defunti, ma non le faccette irritanti di Barbara D'Urso, o le diatribe boriose di Giletti.
Be' io ho il decoder ma abito in un posto dove al momento posso vedere soltanto rai 1 2 3 e new. A me non frega niente, ma andava meglio sicuramente con l'analogico:-((((
RispondiEliminaio invece sono molto spaventato
RispondiEliminaper diversi motivi
quello che dici tu, sui decoder è molto difficile da digerire,ma tutti continuano a fingere di non vedere o dimenticare
a quanto pare, per dirne una, ci si è completamente dimenticati delle interrogazioni parlamentari sui finanziamenti fatti al governo alla società che produceva e produce buona parte dei decoder, società, pare, controllata, in some way, da Paolo Berlusconi.
Potevi pensare che li dessero gratis, i decoder?
la risposta del lasciare i canali in analogico te la do già io
sì
si può
tanto che alcuni canali locali vi rimangono,
ma vengono condannati al silenzio in quanto nessuno si metterà a staccare e attaccare un cavo per vedere due canali locali
ergo
o moriranno
o passeranno, pagando, al digitale.
Concludo con la mia paura vera
ovvero
si sa che chi controlla le tv, in un paese ignorante, controlla le coscienze
è così
la massa ha questo modo di informarsi
tv e radio e giornali
la massa sa ciò che loro dicono
E allora diciamo che mi spaventa scoprire che invece di avere 3+3 canali controllati da una persona sola che infatti parlano bene o non dicono il male di quella persona;
mi spaventa avere 120 canali che fanno la stessa cosa.
è diventato, in potenziale, un esercito dell'informazione.
Spero che lo rimanga in potenziale, ma temo che già non sia così.
Aggiungi anche che questa tecnologia è già vecchia
lo si sa
è così
nel giro di 10-12 pare dovrà essere sostituita in blocco.
Di nuovo.
Insomma...
non so
sono molto più negativo di te, su questa cosa
la Toscana credo che sia una delle ultime regioni in cui sarà staccato il segnale analogico, quindi per ora il problema non si pone. tuttavia per come è stata posta, la faccenda irrita molto anche me. se mi stacchi il segnale che mi permette di guardare le trasmissioni perché TU hai deciso che va cambiato, devi essere TU a fornirmi l'apparecchio nuovo, se vuoi che ti segua ancora. al massimo fornirlo a noleggio, come è previsto nell'abbonamento del telefono (almeno quello della telecom quando era l'unico operatore).
RispondiEliminaNon sono così convinto che si potessero mantenere in vita entrambe le tecnologie, o meglio, si ma non alle condizioni attuali.
RispondiEliminaD'altra parte è cambiata la tecnologia, non le frequenze, dunque in una banda di nMHz ci possono stare 1 canale analogico o n digitali a seconda della compressione e di conseguenza della qualità.
In parole povere, se le ore di sbobinatura delle lezioni di economia dei media (di mia moglie) non dicono cazzate, per mantenere in vita entrambe le tecnologie bisognerebbe avere altre frequenze disponibili e in Italia non credo ce ne siano a sufficienza.
Tutto ciò esula dal discorso del tornaconto di pochi o pochissimi, sul quale sono assolutamente d'accordo.