Gianni sta saltando sulle reti elastiche del luna park e si diverte talmente tanto che pompa un po' troppo con i suoi polpaccioni pelosi e schizza fuori dal recinto.
Da un'altezza di quattro metri precipita sul chiosco dei gelati di Frate Belogario macchiando inevitabilmente di sangue il gianduia.
Muore.
Si ritrova in un tunnel buio. In fondo vede una luce. Corre verso di essa, sfocia nel suo candore.
Davanti a lui vede un uomo con una folta barba e un enorme mazzo di chiavi in mano.
"San Pietro!" esclama entusiasta Gianni.
"See, te piacerebbe, eh?"
"E allora?"
"Vie' co' me, bello."
Il tizio lo porta davanti alla porta di una cella, la apre: dentro c'è una ciclette attaccata a una dinamo.
"E mo' te tocca de pedala', amico. Su in paradiso hanno un sacco di luminarie."
Da un'altezza di quattro metri precipita sul chiosco dei gelati di Frate Belogario macchiando inevitabilmente di sangue il gianduia.
Muore.
Si ritrova in un tunnel buio. In fondo vede una luce. Corre verso di essa, sfocia nel suo candore.
Davanti a lui vede un uomo con una folta barba e un enorme mazzo di chiavi in mano.
"San Pietro!" esclama entusiasta Gianni.
"See, te piacerebbe, eh?"
"E allora?"
"Vie' co' me, bello."
Il tizio lo porta davanti alla porta di una cella, la apre: dentro c'è una ciclette attaccata a una dinamo.
"E mo' te tocca de pedala', amico. Su in paradiso hanno un sacco di luminarie."
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