Il prigioniero del cielo - Carlos Ruiz Zafon - impressioni


A parte la singolare somiglianza con il mio La Prigionia del cielo, che ho scritto nel 1993 e che quindi non sto usando per scopi promozionali, rimane la freschezza, la godibilità de L'Ombra del Vento, ma manca qualcosa.
Non fraintendete, il libro si lascia leggere, scorre via che è un piacere, i personaggi hanno l'empatia che aveva OdV, ma si sente che sullo sfondo non è presente il mistero e il coinvolgimento che aleggiava in quello che è considerato il capolavoro di Zafon.
La trama è buttata lì, con trovate da esperto affabulatore, ma, purtroppo non si possono non fare paragoni. Si rimane delusi alla fine, come se un film finisse al primo tempo e il secondo fosse saltato per problemi tecnici.
Il sospetto è quello che sia questa la realtà dei fatti, che la quadrilogia ci stava tutta in un trilogia, un po' come Paolini e la sua pesante saga dei draghi. Qui però non si hanno fiumi di parole, come cantavano i Jalisse, ma un font 14 e 349 pagine, che con un carattere più piccolo sarebbero state 150 al massimo e magari il prezzo un po' più contenuto invece di 21 euro, che reputo scandaloso, ma i prezzi di Mondadori sono sempre scandalosi.
In fin della fiera vale la pena leggerlo per vedere come continua la vita dei personaggi tanto amati in OdV e aspettare il quarto. Comunque non si perde granché, chi ha letto Odv se lo faccia prestare o lo prenda in biblioteca, chi non l'ha letto... che ve lo dico a fare, questo non compratelo e leggete OdV.

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