La storia è prevedibile, per larghi tratti noiosa, soprattutto nella seconda parte. Lo stile è troppo piatto.
I personaggi sembrano tutti presi dalla stessa matrice, cioè lo scrittore. Non creano empatia, hanno profili psicologici ridicoli, sembrano solo dei pupazzi in mano a un burattinaio con la grattarola. E poi sono veramente troppi, e non ci si affeziona a nessuno.
Non è nemmeno originale, e nella seconda parte vien voglia di strappare via le pagine da libro per quanto è lento e prolisso.
L'ho finito non perché ho una malata etica da lettore, ma perché volevo vedere se a un certo punto cambiava qualcosa. Sono rimasto deluso.
Non reputo mai una lettura una perdita di tempo, è sempre un esperienza che arricchisce, e poi, col tempo ho imparato a mollare il colpo quando una storia non mi prende o qualcosa non mi piace. Non l'ho fatto in questo caso, forse perché era un regalo di natale da mia moglie e incosciamente volevo farmi vedere preso (e chi lo sa).
Comunque ogni esperienza di lettura ha troppe variabili da prendere in considerazione per dire se vale la pena o no leggere questo o quell'altro libro.
Per quanto mi riguarda, questo non vale la pena.
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