Frankenstein (L'immortale - La città dei dannati) - Dean Koontz


Leggendo il titolo di questo romanzo vien subito da pensare che sia una delle solite mode, anzi, che ricalchi la falsariga dei vampiri, licantropi, demoni, angeli e mucche mannare che spopolano in libreria in questo periodo.
Poi ti cade l'occhio sull'autore, e, un lettore un poco sgamato, magari capisce che non è la solita trovata commerciale di qualche editore tagliato che usa degli scrittori prestanome.
Non è 50 sfumature di amaranto, ma una quadrilogia dedicata al mostrone assemblato di quel bellimbusto di Dean Koontz.
Dopo queste premesse, probabilmente il lettore penserà che è una cagata comunque, e il caro Dean qualche volta è caduto in romanzi un po' troppo spinti verso sentimentalismi, paranormalate e ufo simpatici.
Invece - parlo dei primi 2 romanzi - il progetto è concreto, piacevole e accattivante.
Negli USA è uscita anche la graphic novel del primo e gli ultimi 2 della saga sono già stati pubblicati da qualche anno.
Dicevo che mi sono divertito molto nel leggere questi primi due, perché la storia ha personaggi credibili, ben costruiti e che creano empatia (quante volte l'ho usata 'sta parola in altre recensioni?).
Tra colpi di scena, robe paranormali, biotecnologia portata all'estremo, spiritualità, amore, azione, sparatorie, sangue, carne e anche tanta simpatia, Dean crea un calderone in cui ci infila tutto questo e con il rischio di farlo diventare una baracconata. Stavolta invece riesce a tenerlo ben amalgamato, mixando la giusta dose in ogni occasione.
Mi ha soddisfatto, è una buona lettura, certo non impegnativa, ma intrattiene bene, ed è quello il suo scopo.
Bravo Dean, aspetto con trepidazione gli altri due, sperando che Sperling & Kupfer facciano sempre l'ottima lavoro con cui si contraddistinguono, sia in traduzione che in quasi totale mancanza di refusi nei loro prodotti.

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