Quanto mette di sé lo scrittore nei personaggi che crea?
Io credo che qualcosa del proprio io venga sempre travasato nella caratterizzazione dei profili, immagino sia inevitabile. Certo, dipende molto anche da che tipo di narrazione e di stile si utilizza. Con PoV in prima persona è possibile che questa probilità sia più evidente, con narratore onniscente tenderà allo zero.
Si tenga ben presente che sono tutte mie ipotesi. Sta nella bravura dell'autore e nella capacità di immedesimazione dello stesso saper creare un personaggio che non gli somigli per niente. Ci vuole un po' di abilità da attore, altrimenti i nostri protagonisti saranno tutti piatti e fatti con lo stampino. Chiaro che sarà più semplice calarsi nei panni di una persona del proprio sesso e più arduo essere credibile nella strutturazione di un personaggio di sesso opposto, o anche di un età molto lontana dalla propria, o un animale, o un oggetto inanimato.
Personalmente credo di essere riuscito, in varie occasioni, a creare personaggi diversi dal mio carattere, con tratti anche palesemente opposti ai miei. Riflettendoci però penso che a un mio personaggio non farei mai dire o fare cose che ritengo troppo stupide o stereotipate, a meno che non lo imponga il copione.
Insoma non sentirete mai un mio personaggio, anche donna, lamentarsi del tempo, perché personalmente lo ritengo inutile, perché il tempo metereologico non si può cambiare e non ci si può far nulla. È un mio limite, sicuramente.
Insoma non sentirete mai un mio personaggio, anche donna, lamentarsi del tempo, perché personalmente lo ritengo inutile, perché il tempo metereologico non si può cambiare e non ci si può far nulla. È un mio limite, sicuramente.
Un personaggio ben delineato che crea empatia con il lettore è un buon punto di partenza per generare un ottimo romanzo.
Ci sono alcuni autori che tratteggiano alcuni particolarità rifacendosi a persone che conoscono, ma io preferisco non farlo, per non immedesimarmi troppo in quella persona e rischiare di renderlo non funzionale alla storia.
Ammetto di aver utilizzato alcune volte questo escamotage e in effetti non sono rimasto pienamente soddisfatto del risulto.
In buona sostanza bisogna sempre cercare di renderli reali, come se fossero in carne e ossa e non personaggi fittizi, di carta, altrimenti avremo fallito.
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