La stampa è morta


Il titolo si riferisce alla risposta di Egon a Janine in Ghostbusters del 1984. Forse era azzardato in quegli anni, ma oggi probabilmente no.
Non potete immaginare quando sia difficile per me scrivere di queste cose.
Amo e amerò sempre le librerie, quelle fisiche, dove i libri sono stipati in montagnole, messi mostra negli scaffali, e in vetrina in bella vista.
Ma, ahimè, sono destinate a sparire, o perlomeno a ridimensionarsi. L'esempio classico viene dal mercato musicale, se ci fate caso i negozi di dischi sono praticamente spariti, ne resistono veramente pochi e i prodotti musicali ormai si trovano solo nei megastore. Questo è il destino delle librerie, verranno a poco a poco fagocitate dai centri commerciali.
Il mercato sta virando e virerà ben presto vero il digitale, sta già succedendo; negli Stati Uniti è già successo da diversi anni. È inevitabile, perché gli ebook hanno il vantaggio della reperibilità immediata, della fruibilità, della adattabilità e molto altro ancora.
Sì, sì, anche al sottoscritto piace il rumore delle pagine, il loro profumo, ecc, ecc, ma ho provato a leggere un libro sul mio smartphone, e, ve lo devo confessare, mi ci sono trovato bene. Il telefono non pesa niente, te lo porti ovunque, quando ho qualche minuto libero, mi metto lì e leggo. È veramente semplice, basta un click, qualche minuto di download e il libro è lì: una figata pazzesca.
Leggo molto di più adesso, e leggo quello che mi pare, senza affaticare troppo la vista. Certo, lo facevo anche prima, ma dovevo portarmi dietro il tomo e, se era bello pesante, era un problema.
Non smetterò di leggere il cartaceo, fin quando esisteranno libri su carta. Ne ho la casa piena e non posso farne a meno. Tenere in mano un libro e sfogliarlo da sempre soddisfazione. Per tutto il resto, c'è l'ebook reader.

1 commento:

  1. Mi trovi d'accordo con le tue osservazioni.
    Ho una mezza idea per scrivere un post sul mio blog su questo tema.

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