Le premesse sono ottime, parte molto bene, promette tante cose, alcune solo sussurrate all'orecchio, altre alla luce del sole, poi si perde, clamorosamente direi, in una palude che ti porta a fondo, o meglio in un labirinto in cui non si riesce a trovare l'uscita.
Tante belle cose, dunque, anche una scrittura in parte brillante, a volte un po' soporifera o fine a se stessa, poi l'autrice si perde nell'auto-celebrazione, nell'onanismo letterario, sfociando in spiegazioni superflue e info-dump di cui il lettore non ha bisogno e anzi lo fa anche un poco incazzare.
Questo romanzo è il classico esempio di qualcosa che parte bene e che poi scazza completamente nel finale, anzi, già a metà della storia.
Peccato perché l'idea non è male, intrigante, coinvolgente. Il problema sono anche i personaggi, caratterizzati male, alcuni quasi inverosimili, rimasti persone di carta e dando l'impressione di non essere reali. Anche la protagonista diventa a poco a poco una macchietta, una vittima del tessuto narrativo che a poco a poco si smembra nel vuoto.
Quindi la risposta alla domanda del titolo non la so dare, ma genera un altra domanda: che fine ha fatto la storia che ci hai promesso all'inizio?
Peccato, ribadisco, perché qualcosa di buono c'è. Forse un editing più accurato e qualche altra stesura avrebbe giovato enormemente a questa opera.
letto pure io, la penso uguale
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