Il Prescelto - The Wicker Man

di Neil LaBute
USA/Germania 2006
Horror
Warner Bros

Summersisle è una piccola isola sulla costa occidentale degli Stati Uniti. L'agente di polizia Edward Malus ne scopre l'esistenza quando una sua vecchia fiamma che vi si è trasferita gli manda una lettera chiedendogli di andare ad aiutarla a ritrovare la figlia scomparsa. Ma sull'isola, Malus trova la società matriarcale di Sorella Summersisle, adepta a riti pagani che lo lascia perplesso e spaventato. La ex-fidanzata Willow, che lo aveva lasciato poco prima del matrimonio, confessa ad Edward che la bambina (Rowan) è frutto della loro unione. Faticosamente, l'uomo riesce a trovare le tracce della figlia scomparsa, arrivando a pensare che sia stata rapita e stia per essere sacrificata agli Dei di Summersisle. Quando riesce finalmente a trovare la ragazza (ormai già legata ad un tronco d' albero in attesa di essere sacrificata (arsa viva) si scopre che in realtà il rapimento era precedentemente stato organizzato per attirare Edward nella loro isola. L' uomo viene dapprima torturato e successivamente bruciato vivo come segno di un grandissimo sacrificio verso gli dei.

L'hanno già massacrato tutti, perché dovrei infierire anch'io?
In fondo l'ho guardato senza informarmi prima, senza leggere niente in rete, ignaro.
Perché è così che spesso preferisco approcciarmi a un'opera che sia film, libro o madonna di ghiaccio.
Più che altro per non subire influenze esterne.

Cosa mi è piaciuto: L'idea di fondo non è per niente male, dai. Un'isola fuori dal mondo e dalle regole convenzionali, una società alveare dove le donne dominano e i maschi sono solo operai.
La suspense iniziale non è malaccio, poi tutto diventa noia. Questi sono gli unici punti decenti che posso trovare.

Cosa NON mi è piaciuto: Nicolas Cage non è uno dei miei attori preferiti e in questo film conferma le mie impressioni. È più espressivo il mio scaldabagno.
La trama sconclusionata, raffazzonata, scritta da qualcuno con le coliche, che non si capisce mai dove voglia andare a parare, per poi finire in qualcosa di improponibile. Tutto il film si trascina per giungere al finale, con tempi da strapparsi i peli delle orecchie, e con scene e personaggi irritanti, tutti volti a perder tempo per il colpo di scena finale. Cage conduce l'investigazione sulla scomparsa delle bambina come lo farebbe il mio panettiere, saltando di palo in frasca come un trapezista ubriaco. I coprotagonisti non sono da meno, cercando di tenere il mistero, ma facendo girare le palle allo spettatore con frasi mezze dette e scuse che neanche un bambino di 2 anni. Il tutto per portare al finale che dovrebbe terrorizzare e invece fa ridere per non piangere. Insomma, tempo perso, ma in fondo ero in vacanza e ci può stare.
Se riuscite a evitarlo, fatelo. Se come me non vi informate prima di vedere un film, passerete dei brutti momenti.

Giudizio Finale: 1 su 5

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