Ho letto molto di Alessandro Girola, non tutto, perché sforna ebook a ritmo vertiginoso e io ho solo una vita.
Lo ammetto, ho comprato Grexit Apocalypse per inerzia, a scatola chiusa, perché ho sempre stimato Alex come autore. Ho aperto il file sul mio smartphone, con l'intenzione solo di spulciare qualche riga per curiosità e invece in pochi giorni di lettura l'ho finito.
Questi sono i libri migliori. Quelli che magari avevi intenzione di leggere poi, quando hai più tempo, e invece ti tirano dentro, fino alla fine, col fiato sospeso, con la sensazione di meraviglia a ogni pagina, con quella smania di arrivare all'epilogo e poi un poco di delusione per averlo già finito.
Non racconterò la trama, non giudicherò i personaggi, né lo stile o l'ambientazione. È tutto l'insieme che funziona, anche il fatto di aver raccontato la vita di personaggi che conosciamo e che leggiamo tutti i giorni sulle cronache dei giornali.
Alex in quest'opera ha dimostrato la sua preparazione nell'affrontare con maturità determinati argomenti, scrivendo un romanzo dal respiro internazionale e trattando di politica, organizzazione militare, storia ed economia con dovizia di causa.
Si respira la sua passione per la scrittura, il divertimento che prova nel costruire universi coerenti, nel rendere credibile il fantastico collocandolo nel quotidiano. Perché è questo che uno scrittore deve fare, la sua meta, il suo fine, ciò per cui deve gioire. Intrattenere e divertire il lettore e questo Alessandro lo sa fare incredibilmente bene.
Leggetelo.