USAM edizione VI: la classifica finale
Nonostante il mese di vacanze e partenze 11 temerari si sono affrontati ne nella VI edizione di Una Storia al Mese. Ecco a voi la classifica dell'Edizione VI (Agosto 2008):
I. Federica Maccioni - Aralkum
II. Stefano Valbonesi - Cinquemila euro
III. Alessandro Canella - Come madre e figlio
IV. Gabriele Lattanzio - La voce contro la stronza
V. Isabella Caporaletti - Il ritorno di Draculik
Come al solito, la storia vincitrice sarà pubblicata in ebook il mese prossimo su XII Online, sezione Storie, unitamente a un'intervista all'autrice.
I. Federica Maccioni - Aralkum
II. Stefano Valbonesi - Cinquemila euro
III. Alessandro Canella - Come madre e figlio
IV. Gabriele Lattanzio - La voce contro la stronza
V. Isabella Caporaletti - Il ritorno di Draculik
Come al solito, la storia vincitrice sarà pubblicata in ebook il mese prossimo su XII Online, sezione Storie, unitamente a un'intervista all'autrice.
USAM: i Finalisti di Agosto
Agosto è mese di vacanze, ma ha visto lo stesso 11 temerari sfidarsi sul forum nella VI edizione di Una Storia al Mese.
Ecco i finalisti di Agosto, che sono, in rigoroso ordine alfabetico:
- Aralkum di Federica Maccioni
- Cinquemila euro di Stefano valbonesi
- Come madre e figlio di Okamis
- Il ritorno di Draculik di Isotta
- La voce contro la stronza di Gabriele Lattanzio.
Complimenti ai cinque che ce l'hanno fatta e un ringraziamento a tutti quelli che hanno partecipato.
Duma Key di Stephen King
Duma Key è una delle piccole isole al largo della Florida, le Florida Keys appunto, o sarebbe meglio dire sarebbe, perché in realtà non esiste: è un invenzione di King.
Il protagonista, dopo uno spaventoso incidente, si ritira in questo angolo di paradiso per iniziare una nuova vita e coltivare una sua antica passione: la pittura. Scopre di avere un gran talento, trova nuovi amici e dei segreti.
Tutto sembra collegato, tutto stranamente sembra essere legato alla sua ritrovata passione e al talento che tutti gli attribuiscono. Tutto i nodi verranno al pettine nel finale in cui i nostri eroi ne vedranno delle belle.
Un King ritrovato. Caratterizzazione dei personaggi impeccabile, a parte qualche piccola forzatura di troppo, per spingere sul gas della simpatia, ma per il resto tanto di cappello al Re.
È una storia vera, anche se all'inizio può sembrare introspettiva e in buona parte lo è, visto che è scritto in prima persona, ma la storia c'è e nasce a piccoli passi, pagina dopo pagina. Molti hanno criticato questo libro proprio su questo punto, asserendo che in 500 pagine non succede nulla e nelle ultime 200 accelera troppo. Non sono d'accordo, perché ogni pagina non fa che aggiungere pathos e mistero, costruendo pazientemente la trama che si dipanerà alla fine.
Lo stile non si discute, King sa giostrare con le parole come un giocoliere, e, come ogni buon funambolo, alla fine stupisce il suo pubblico. Intendiamoci, nulla che non abbia già fato vedere in altri lavori precedenti, ma qui, a differenza di Cell o altri infelici ultime uscite, la storia c'è e suscita nel lettore emozioni diverse: dal riso al pianto.
Per i fan del Re questo libro deve essere letto per forza e anche per chi si vuole immergere in una storia intrigante, misteriosa e che, per certi versi, fa riflettere sulla vita: la nostra e quella degli altri.
Il protagonista, dopo uno spaventoso incidente, si ritira in questo angolo di paradiso per iniziare una nuova vita e coltivare una sua antica passione: la pittura. Scopre di avere un gran talento, trova nuovi amici e dei segreti.
Tutto sembra collegato, tutto stranamente sembra essere legato alla sua ritrovata passione e al talento che tutti gli attribuiscono. Tutto i nodi verranno al pettine nel finale in cui i nostri eroi ne vedranno delle belle.
Un King ritrovato. Caratterizzazione dei personaggi impeccabile, a parte qualche piccola forzatura di troppo, per spingere sul gas della simpatia, ma per il resto tanto di cappello al Re.
È una storia vera, anche se all'inizio può sembrare introspettiva e in buona parte lo è, visto che è scritto in prima persona, ma la storia c'è e nasce a piccoli passi, pagina dopo pagina. Molti hanno criticato questo libro proprio su questo punto, asserendo che in 500 pagine non succede nulla e nelle ultime 200 accelera troppo. Non sono d'accordo, perché ogni pagina non fa che aggiungere pathos e mistero, costruendo pazientemente la trama che si dipanerà alla fine.
Lo stile non si discute, King sa giostrare con le parole come un giocoliere, e, come ogni buon funambolo, alla fine stupisce il suo pubblico. Intendiamoci, nulla che non abbia già fato vedere in altri lavori precedenti, ma qui, a differenza di Cell o altri infelici ultime uscite, la storia c'è e suscita nel lettore emozioni diverse: dal riso al pianto.
Per i fan del Re questo libro deve essere letto per forza e anche per chi si vuole immergere in una storia intrigante, misteriosa e che, per certi versi, fa riflettere sulla vita: la nostra e quella degli altri.
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