Ultimamente ne ho sentite di tutti i colori riguardo la nocività dei videogiochi.
Spesso, molto spesso, i giornalisti trattano questo argomento con superficialità, lanciando inutili allarmismi e ineggiando a crociate contro la violenza e i cattivi esempi che si possono "contrarre" dai videogames.
È vero, alcuni di essi sono portati all'estremo, alcuni di essi sono concepiti per un pubblico adulto. Vedi i vari GTA, Postal, ecc, ecc. Ma sulle confezioni, cari genitori, c'è scritto qual è il limite di età di fruizione.
La violenza inoltre entra nelle nostre case in centinaia di modi: internet, telegiornali, telefilm, film, giornali, riviste, fumetti, ecc, ecc.
La violenza, sì, è una brutta bestia, ma esiste. E prima o poi un bambino dovrà affrontarla, perché, anche se cattiva, la violenza è maestra di vita.
I videogiochi non solo il Male. Anzi, molti di essi aiutano a crescere cerebralmente. Migliorano determinate funzionalità, allenano il cervello, possono insegnare cose che altrimenti i bambini non si sognerebbero mai di leggere su un libro. Aumentano la coordinazione occhio-mano e tante altre cose che probabilmente non so.
È ovvio: come tutte le cose deve avere una giusta misura, sennò diventa alienazione.
Non impedite ai vostri figli di giocare con i videogiochi, ma badate bene a quel che giocano. Oltre a questo, spostate la loro attenzione anche verso qualcosa d'altro, magari non la televisione.
Ci sono milioni di libri adatti a loro. Lo so, lo so, è difficile far leggere i bambini e i ragazzini, ma vi assicuro che leggere un libro può essere molto appagante. E se li educate fin da piccoli a farlo, poi potranno essere dei lettori adulti, categoria di minoranza, purtroppo.
Meditate.