Player One - Ernest Cline (2)


Torno a parlare di questo romanzo non a caso, perché al momento è il migliore che io abbia letto negli ultimi anni e questo la dice lunga sui miei gusti.
La storia non è altro che una favola ipertecnologica, nemmeno tanto originale a dire la verità, ma la genuinità della narrazione, l'impeccabile traduzione, e l'aura bambinesca che traspira da ogni pagina lo rendono splendido.
Non è che per forza devi essere un geek per apprezzarlo, l'ho già detto nell'altro post, ma se non sei stato adolescente negli anni '80 e non sei appassionato di videogiochi, un po' di quella magia si perde.
Warner Bros ha comprato i diritti per farne un film, praticamente appena è uscito negli Stati Uniti, questo perché ne ha compreso le potenzialità.
Metterlo su pellicola sarà molto complesso, è sarà arduo riprodurre tutto quello che accade nel libro. Il rischio è di non rendere a pieno i contenuti, visto che dovranno essere usate massicce dosi di effetti speciali. La possibilità di fare flop e che non venga capito è alta, ma, se si manterrà l'integrità dei contenuti c'è una buona possibilità che ne esca un colossal. Dipende da quanto ci crede la Warner, e da chi scriverà la sceneggiatura. Speriamo venga coinvolto l'autore.
Chiaro che questo romanzo non è perfetto e qualche difettuccio l'ho trovato. In primis l'originalità di alcune trovate, come il mondo di OASIS, che sembra un incrocio tra Second Life e World of Warcraft, ma mi domando come sia possibile scrivere qualcosa su mondi virtuali senza paragonarli a quelli che già abbiamo visto come giochi o in altre finzioni cinematografiche e letterarie.
In più ogni tanto sembra che il protagonista, Wade, assomigli di più a un dodicenne che a un diciottene, ma, visto che siamo nel 2042, che ha sempre vissuto praticamente in un mondo virtuale, ricolmo di contenuti fantasy, e che, la tendenza a maturare degli adolescenti verso il futuro muoverà l'asticella sempre verso l'alto, direi che ci può stare, tutto sommato.
In ultimo un finale che è chiaramente telefonato e un poco caramelloso, ma non poteva andare altrimenti, a mio avviso.
Torno a ribadire: per me è stata un'esperienza fantastica, 500 pagine lette in meno di una settimana. Un libro che consiglio a tutti, con le premesse elencate a inizio post.
Attendo il film che andrò a vedere a prescindere dalle critiche, con la speranza che sia bello quanto il libro e con la libertà di stoncarlo se mi deluderà (probabilità alta, viste le aspettative).

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