I Corti di XII - Il Colpo di Giordano Efrodini

Un colpo? Cosa potrà mai voler dire un racconto della raccolta Corti con questo titolo? Una rapina in banca, un malore improvviso e fulminante o qualcosa d'altro?
Non vi resta che provare a leggerlo e scoprire cosa voleva rappresentare Giordano Efrodini.

- Autore: Giordano Efrodini
- Corto: Il Colpo
- Categoria: Welter (1800 caratteri)

SBONK! Un altro colpo, più delicato dei precedenti. La spinta mi catapulta in avanti. Di nuovo, non ho il tempo di capire. Avanti, giù, in dietro, su. Il mondo mi gira sopra e sotto. Avanti, giù, in dietro, su. Tutto al rallentatore, una spietata moviola. E con la coda dell’occhio, sembra che il mondo rotoli con precisione. Alberi e colline, acqua e sabbia. Non mi dice nulla, un paesaggio che è deserto, pianura e collina. Di nuovo, sembra non finire. Come me, che vado chissà dove. Rotolo sull’erba e non capisco cosa succede. Chi mi ha colpito? Dove sono? Quando mi fermerò? Cos’è quello? Mio dio, cos’è quello? Vedo un burrone, un fosso, un buco perfetto al centro della pianura. Cerco di aggrapparmi a qualcosa, ma non ci riesco. Qui c’è solo erba, corta e verde erba di un colore troppo acceso. Ci rotolo sopra, verso un breve infinito. Il mondo è verde, azzurro, nero, verde, azzurro… cambia colore come un camaleonte impazzito che pigramente rotola sulla vernice, e invece sono io che rotolo e i colori mi turbinano intorno. E poi, cado. Buio, solo buio. E un cerchio azzurro sulla mia testa. L’Infinito, non così profondo.
Poi, una voce: «Bel colpo, Marv!»
«Credevo di non farcela.» Risponde, affaticato, l’altro.
«Oh, avanti… non sei di molto sopra al par, possiamo recuperare.»
Con un sorriso incerto, l’altro si lascia convincere: «Okay, mancano molte buche. Continuiamo.»
Io odio il golf!

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