L'Assassino: Kill the Reality Show (5)

6.
Quando il pulmino con in concorrenti giunge al castello di Vaccamelata, dal cielo scendono vagonate d'acqua, sembra di stare sotto una cascata talmente è fitta la pioggia che cade incessante.
Il pulmino arranca nella melma formatasi sulla strada che conduce al portone e il tergicristalli non riesce a tenere il passo con la pioggia nemmeno alla velocità 5+2. Il castello è una sagoma scura, indistinta contro l'orizzonte, i suoi contorni si fondono col nero pece della notte e tutto ciò che si riesce ad intuire sono solo i suoi torrioni svettanti verso il vuoto.
Finalmente il mezzo guadagna a fatica l'entrata e si posiziona davanti alla tettoia predisposta diligentemente dal personale di scena. La tensostruttura in plasticacciaio fa un po' fatica a mantenersi in buona salute sotto le sferzante impertinenti del cielo, ma comunque dei gioppini di basso rango sono stati messi ai quattro lati del gazebo a mo' di zavorra.
Lo sportello scorrevole del pulmino si apre e nel stesso istante le telecamere ai lati del portone di entrata si accendono per immortalare l'evento. I concorrenti scendono a gruppi di 4, tutti atteggiandosi in pose glamour per essere più accattivanti e molti girandosi verso il profilo migliore.
Un ululato echeggia lontano, i concorrenti si bloccano con facce allarmate, congelati nel momento trionfale dell'entrata. Un secondo ululato entra in scena, questa volta molto più vicino, sembra quasi che il canide sia lì a pochi passi.
Qualcuno sbianca, qualcun'altro nota il sorrisone del telecamera man e intuisce che probabilmente è l'ennesima trovata degli autori. Una delle concorrenti sorride (non l'abbiamo ancora presentata, quindi non chiedetevi chi sia, per il momento) e intona: "Lupo ululà, castello ululì."
Sulla scia della citazione anche gli altri concorrenti si sciolgono e capiscono che il lupo è tutto un bluff. Il carrozzone allora ricomincia a far girare le ruote e 4 alla volta i personaggi si incamminano come se fossero su una passerella da sfilata verso l'enorme portone del castello. Molte donne ancheggiano paurosamente mentre gli uomini cercano di assumere un'aria autoritaria.
Alla fine il circo si chiude con un posteriore ben tornito e l'inquadratura che passa all'interno della fortezza di Vaccamelata.
Al di fuori della scena, non ripreso da nessuna telecamera, un lupo fradicio di pioggia sosta per un attimo sotto il gazebo delle celebrità. Scrolla il pelo e lascia qualche centilitro d'acqua sul tappeto rosa shocking che si dipana verso il castello.
Piano americano su 3 concorrenti che varcano la soglia del Gate Room, poi la camera si gira verso la lunga scalinata che porta ai piani superiori. In piano allargato inquadra un personaggio in livrea che scende i gradini in marmo smaltato. L'uomo supera di qualche centimetro i 2 metri di altezza e quando la telecamera indugia per un attimo sul volto qualcuno rimane sorpreso nel notare la marcata somiglianza con Lurch della Famiglia Addams.
Quando raggiunge l'ultimo gradino, si ferma e tutti immaginano di sentirgli intonare "CHIA-MA-TO?" come nella fortunata serie di telefilm, ma invece intona con voce impostata e gradevole: "Benvenuti al castello di Vaccamelata, residenza dei visconti Bandobraggio. Prego, signori e signore, al primo piano è stata imbandita una deliziosa e gustosa cena per i nostri graditi ospiti."
Detto questo, si volta e ricomincia a salire le scale con lo stesso cipiglio con cui le ha discese.

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