L'Assassino: Kill the Reality Show (17)

Gerbio “Mazzadifuoco” Barbani non è riuscito ad addormentarsi. Il mal di testa è un mostro che si è moltiplicato anche all’altro emisfero e rischia di mandarlo fuori di senno. Si alza dal letto e con i vestiti tutti stazzonati si dirige verso la cucina. Magari ingurgitando qualcosa di veramente forte si stordirà a tal punto da riuscire a dormire.
Incrocia Florinda Ciorniona che non lo degna nemmeno di uno sguardo.
Appena arriva in cucina sente del trambusto vicino a due armadi alti almeno due metri. Si avvicina e trova Miriano Biottelli infilato per metà in uno dei vani a filo di pavimento.
“Che stai facendo?” sussurra perché non ha nemmeno la forza di parlare e le vibrazioni delle corde vocali gli danno fastidio alla testa. Miriano però sembra non aver sentito. Lo tocca dentro con il piede.
Miriano si spaventa, tira una gran capocciata, impreca parole che per fortuna la produzione non riesce a registrare e poi esce, rosso in viso e un pelo incazzato.
“Ma che cazzo?” tuona inquadrando Gerbio con occhi infuocati.
“Scusami,” dice con un filo di voce, “ma ho un terribile mal di testa e se non parlo è meglio. Non è per caso che hai trovato dei superalcolici, della vodka, whisky, va bene anche del vino.”
Miriano grugnisce e si massaggia il punto contuso dal compensato dell’armadio. “Anche tu in cerca di qualcosa con cui stordirti, eh?”
L’incazzatura sembra sfumata come neve al sole. “No, niente superalcolici, ma sopra alla tua destra, terza fila, troverai un sacco di medicinali. A mio avviso è pericoloso lasciare . .”
Ma Gerbio non lo ascolta più, si tuffa sull’antina della terza fila alla sua destra e trova i medicinali. Per lui in quel momento è come aver vinto al superenalotto, come aver trovato la pentola d’oro alla fine dell’arcobaleno.
Rovista freneticamente tra le scatole: trova una scatola di supposte alle erbe per la dissenteria, una confezione di caramelle balsamiche al pollo arrosto, persino un paio di preservativi e alla fine un bel pacco di analgesici. Ne prende due e poi ruba anche un sonnifero. Non pensa che sia un problema, in passato ha fatto di peggio. Ingurgita tutte e tre le pasticche contemporaneamente bevendo un bel sorso direttamente dal lavandino.
Soddisfatto, anche se ancora con il mal di testa pulsante, se ne torna a letto.
Dolcepiera è sotto la doccia da venti minuti. Completamente nuda, naturalmente, ha pensato che in bagno non vi siano telecamere. E’ invece su canale mammamia sta girando spesso la sua immagine tra il vapore mentre canta I sing in the rain.
Il suo corpo ha subito più interventi chirurgici di tutto il cast del reality show. Si è rifatta le sopracciglia, il naso, gli zigomi, le guance, si è fatta fare il lifting, poi il girocollo, il seno, i glutei, la liposuzione e persino le ginocchia.
Qualcuno entra, purtroppo le porte non hanno chiavi, nemmeno quelle delle camere da letto. La doccia è a vista, solo una tendina di plastica trasparente la divide dal resto del locale, dove sono stipati in un spazio abbastanza stretto, un lavandino, un water ed un bidé.
Dolcepiera non si accorge dell’intruso, il rumore della doccia e il canto la distraggono e l’abbondante vapore le preclude quasi del tutto la prospettiva sul resto della stanza. Lo sconosciuto la osserva per diversi secondi, immobile al centro del locale, poi la cantante chiude l’acqua e l’intruso si defila senza che lei se ne accorga.
Cabrini Mariozzo ha tentato di addormentarsi, subito a letto da buon atleta, ma Riccardo Magonza russa come un treno merci e non c’è verso di dormire. Le soluzioni che si presentano al ex calciatore sono molteplici, tra cui far diventare vittima uno che non lo è.
Invece il buon senso ha la meglio, come sempre. E allora si alza, si riveste ed esce dalla camera.
Il fatto è che non ha nemmeno tanto sonno, dopo il pranzo luculliano in cui, deve ammetterlo, un po’ ha esagerato. Si sente un po’ appesantito, saranno state le due aragoste o la mousse di gamberetti e panna?
Decide di perlustrare un po’ il castello. E’ vero che gli hanno sconsigliato di aggirarsi da solo tra le stanze, più che altro perché l’edificio è enorme e uno ci si può perdere, ma ormai lo sa, ne è stato testimone poco prima: le telecamere sono dappertutto, quindi, anche se dovesse perdersi, può sempre chiedere aiuto alla produzione, o no?
Si dirige dalla parte opposta da dove sono giunti dopo la cena, supera la cucina senza accorgersi della presenza di Miriano e va oltre. Trova una porta, spera non sia chiusa, ma è stato assicurato a tutti loro che nessuna porta è stata sbarrata e di stare attenti comunque ad entrare senza preavviso in stanza sconosciute del castello.
Mette una mano sulla maniglia e apre la porta.

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