Questa prova di Alessandro "McNab" Girola dimostra una volta per tutte che lui è diventato uno scrittore coi fiocchi. Non che prima non lo fosse e l'anche avevo ribadito in altre recensioni di suoi racconti, ma questo I Mecha di Napoleone III è roba fresca, scritta di recente. Qui l'autore da sfoggio di tutta la sua maestria nel uso degli strumenti di narratore confezionando un racconto intrigante, coinvolgente e, soprattutto, divertente.
I Mecha di Napoleone III parla di robottoni e mostri-guerrieri e il pensiero va subito a Pacific Rim, il Girola si è ispirato al film, ma le somiglianze finiscono lì, I robot di La Marmora e questo seguito sono ambientati all fine del '900 con tutto ciò che ne consegue in fatto di tecnologia e ambientazione. L'autore è molto bravo anche in questo, cioè nell'adattare il racconto all'epoca e rendere il tutto credibile, anche con l'arrivo di una astronave aliena che sconvolge tutto il processo tecnologico del pianeta Terra.
I personaggi sono ben caratterizzati, si entra subito nella loro testa, e alcuni sono fenomenali, tipo il Conte De Luer e il suo copilota di colore Nafasi, a mio parere quello più carismatico e riuscito. I dialoghi sono ben strutturati, mai fuori dalle righe, adeguati al contesto e spesso intriganti e divertenti.
La trama è intessuta con sagacia, alternando le varie fasi concitate della guerra, tenendo sempre sulle spine il lettore, che non vede l'ora di giungere al nocciolo della questione, e sgranocchia parole una dietro l'altra.
Insomma lo avete capito, anche questo secondo capitolo mi è piaciuto molto, non mi resta che consigliarlo a tutti, anche a chi non conosce il genere e storce il naso quando sente parlare di fantascienza, steampunk, dieselpunk o qualcosapunk.
benebenebene!
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