Ho letto questo romanzo incuriosito dalla recensione di Alex Girola sul suo Plutonia Experiment, perché è un blogger di cui mi fido e in passato diversi consigli derivanti da sue recensioni mi hanno fatto scoprire autori di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza e che poi ho letto con piacere (vedasi Claudio Vergnani).
Che dire di questo Quando il diavolo ti accarezza? Che è un guazzabuglio di cliché, stereotipi e trame già lette e viste, però…
Sì, c’è un però, nel senso che nell'insieme il romanzo non è male: è scorrevole, scritto bene e le caratterizzazioni di alcuni personaggi sono costruite veramente bene. Forse quella meno convincente è proprio la protagonista, che si innamora del demone, bello e tenebroso e che pare una macchietta in mezzo a personaggi di ben altro spessore.
La trama è in buona parte avvincente, tranne per quanto riguarda la storia d’amore tra i due che è troppo caramellosa, ma è un problema mio. In questo senso il romanzo è un po’ piacione e fa l’occhiolino alle giovini lettrici, ma è solo uno specchietto per le allodole, un operazione di marketing, sul filone del caro Twilight, per il resto è tutto una serie di angeli incazzati e demoni più simpatici dei primi.
Tarenzi denota una certa preparazione sugli argomenti religiosi, d'altronde è laureato in Storia delle Religioni all’Università Cattolica di Milano (ref. Wikipedia), e quindi fa bene a sfruttare le proprie conoscenze. In effetti il cuore pulsante del romanzo è proprio la battaglia millenaria che infuria tra il bene e il male, banale anche questo, ma l’autore lo fa con un certo stile che fa sì che il romanzo risulti gradevole e, soprattutto, non pesante.
Insomma, in fin della fiera, mi è piaciuto, ha centrato lo scopo di divertirmi e, tutto sommato, sui suoi evidenti difetti si può sorvolare. Probabilmente soddisferà lettori meno esigenti, di una fascia di età adolescenziale, quelli seriali storceranno un po’ il naso per quanto elencato in precedenza. Niente male visto e considerato che trattasi di percentuale irrisoria, soprattutto per gli editori.
Nessun commento:
Posta un commento