La lunga strada della vendetta - Joe R. Lansdale

Anno: 2007
246 pagine
Edizioni BD

Questo è il secondo Lansdale che leggo. Sono partito male con La morte ci sfida, che mi era risultato un po' indigesto e tutti a darmi dell'idiota perché ho iniziato proprio da quello.
Poi, come al solito, mi faccio influenzare da quell'orso bavoso di Silente e piglio uno che ha già recensito lui perché mi ha incuriosito.
La lunga strada della vendetta è un divertissement dell'autore che coinvolge il suo superore preferito, cioè Batman, come avrete intuito dalla copertina. Ed è così che deve essere intesa quest'opera, né più né meno.
Un uomo-pipistrello che mi ha ricordato quello tormentato e oscuro letto con Miller, in una Gotham corrotta e crepuscolare. Il ruolo di Batman, perlomeno nella prima parte del romanzo, risulta quasi marginale, molto più introspettivo e riflessivo rispetto a quello che ci si aspetta e con poca azione, a parte qualche capitolo iniziale e lo scontro finale con il supercattivo. Il resto è una sarabanda di personaggi, tutti ben caratterizzati e interessanti, che creano empatia immediata.
Ho trovato fantastici i dialoghi, soprattutto quelli tra Bruce Wayne e Alfred il maggiordomo e tra Batman e Gordon, il capo della polizia. Batman\Bruce è sempre molto sarcastico, disilluso, divertente.
Originale anche la trama, soprattutto per quel che riguarda il cattivo di turno, ed è bello che il focus non sia incentrato in prevalenza sull'uomo pipistrello, ma sulla vita e sulla storia dell'antagonista che vive in una cittadina poco lontano dalla grande città dove vive il cavaliere oscuro. Una Gotham decadente, dove ormai la criminalità nei quartieri più poveri è la padrona incotrastata anche con la presenza del paladino della giustizia.
Nonostante tutte queste premesse, l'autore ci regala anche un po' di speranza, grazie proprio alle azioni del supereroe, che paion si delle gocce d'acqua fresca in una mare di merda, ma comunque rifulgono come perle, e, a volte, risolvono situazioni complicate.
Insomma, un bel libro da bere tutto di un fiato, senza stare lì a riflettere troppo, un sano intrattenimento, una rappresentazione più che degna di un supereroe molto amato, proprio perché privo di poteri, ma incarnazione di quello che può essere superlativo nella normalità. Tormentato e triste in alcuni frangenti, ma sempre affascinante e incorruttibile.
Quindi posso dire che al secondo Lansdale ho fatto centro.
Giudizio: 3,5 su 5

5 commenti:

  1. certo che te li vai proprio a cercare eh?
    ma cosa aspetti a leggere quelli belli per davvero eh?
    insomma!
    comunque questo è venuto proprio bene, pur non avendo pretese
    il maggiordono è insuperabile :)

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  2. fammi una lista :P
    Lo so che me l'hai già fatta da qualche parte, o qualcun altro mi ha già consigliato, ma una rinfrescata non fa mai male.

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  3. Dai su pigrone, La notte del drive-in 1 e 2, tutta la saga di Hap & Leonard (o quanto meno Mucho Mojo e Il mambo degli orsi) e Tramonto e polvere. :)

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  4. Io questo non l'ho ancora letto

    di mio aggiungo, oltre a quelli proposti da Simone "In fondo alla palude" :-)

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  5. anche a me è piaciuto molto questo romanzo! sia come fan di batman che come fan di Lansdale :-)
    ciao!

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