Bioshock

Era dai tempi di Half-Life che non mi imbattevo in un fps di spessore, lo spessore del capolavoro.
Bioshock probabilmente in alcuni aspetti supera il mitico gioco della Valve, soprattutto nell'atmosfera e nella trama. Anche in HL sembrava di essere immersi in un film o in un ottimo romanzo, ma in Bio c'è qualcosa che coinvolge di più, o almeno, ha coinvolto il sottoscritto. Probabilmente è il fatto anche che dal mitico sono passati diversi anni, ormai quasi un decennio.
La trama di Bioshock è complessa, avvincente, intrigante, intrisa di mistero, sangue e violenza. Il protagonista scampa ad un incidente aereo nel bel mezzo dell'Atlantico e si imbatte in un ascensore che scende verso gli abissi e lo porta verso la città di Rapture, ideata ed edificata da un multimiliardario, Andrew Ryan, per far crescere senza censura e senza freni sia l'arte che la scienza. L'ambientazione è marcatamente anni '60 con una tecnologia molto avanzata rispetto al resto del mondo.
Tutto sembra andare per il verso giusto fin quando la dottoressa Tenembaum, scienziata nazista sfuggita alla guerra, scopre un parassita marino che da la possibilità di ricombinare i geni umani. Vengono così creati degli innesti genetici, chiamati Plasmidi, con i quali si può potenziare il corpo e sviluppare poteri devastanti, quali la telecinesi, dardi infuocati, elettroshock, dardi criogeni e altri passivi, fisici, di combattimento e di ingegneria.
L'idillio di Rapture però finisce quando troppi personaggi e troppi interessi distruggono l'equilibrio e il sogno di Andrew Ryan.
Così il giocatore si ritroverà a combattere per sopravvivere alla città decadente e morente, raccogliendo plasmidi e armi per respingere gli attacchi dei ricombinati, esseri con poteri derivati dai plasimidi innestati, sempre aggressivi e molto territoriali. Inoltre il protagonista dovrà vedersela anche con le due figure più inquietanti del gioco: i Big Daddy e le Sorelline. Sono due esistenze inseparabili, le bambine scorazzano per i vari livelli con un lungo siringone per estrarre l'Adam dai cadaveri e i Big Daddy le scortano, sorta di enorme mostro con addosso una tuta da palombaro, armato fino ai denti e cattivissimo nel momento in cui infastidirete le Sorelline. Ma, vostro malgrado, dovrete prima o poi fare i conti con questo mostro, per sottrarre l'Adam alle bambine.
Che cos'è l'Adam? È una forma di cellule staminali estratte dal parassita marino ed è tipo un cancro benigno che distrugge le cellule native e le rimpiazza con quelle instabili le quali donano incredibili poteri. (quelli citati prima).
Per progredire nel gioco avrete bisogno quindi dell'Adam, soprattutto per potenziarvi e non soccombere di fronte ai nemici.
Una volta ucciso il Big Daddy avrete davanti una scelta: liberare dall'Adam le Sorelline o prosciugarle totalmente, uccidendole. Questa scelta influenzerà il proseguo della storia e il finale.
Eccezionale la narrazione progressiva durante lo svolgimento del gioco grazie alla comunicazione radio dei vari attori della storia e ai registratori che raccoglierete lungo il percorso. Una storia che è impossibile riassumere se non vivendola in prima persona.
La grafica è fantastica, ma vi servirà sicuramente un pc molto potente per far girare il gioco al massimo (corel duo, 2gb ram e una scheda grafica 258). Ne vale la pena vederlo in piena potenza, ma poi, almeno per me, per rendere più fluido il tutto e abbassare il framerate, conviene diminuire un po' la grafica per giocare alla grande. (il requisito minimo rimane comunque p4 2.4, 1gb ram e scheda grafica 128mb). Vedere le varie location e la loro cura maniacale dei particolari è uno spettacolo che da solo vale il prezzo del gioco.
Anche l'audio è spettacolare e la localizzazione in Italiano è probabilmente la migliore che io abbia mai sentito, il tutto compone il quadro del capolavoro.
Bioshock lo è, senza ombra di dubbio.

1 commento:

  1. Anonimo23:59

    2 cose:

    1 eccezionale con una "z" sola..
    2 salvare o uccidere le sorelline non fa cambiare la storia, solo dei dialoghi verso la fine, ma la trama rimane fondamentalmente identica

    comunque è un gran bel gioco.

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