Più atteso dal sottoscritto, questo è chiaro.
Non è un mistero che il mio videogioco preferito di fine anni '80 con il mitico spectrum 48k era Elite. Primo gioco di freeroaming spaziale in cui si intrapendeva la carriera del commercio in una galassia molto vasta per le potenzialità di calcolo dei processori di quel periodo.
Nonostante fosse molto stilizzato aveva una profondità di gioco che pochi altri videogames al mondo hanno raggiunto. Si poteva sì commerciare, ma ci si doveva anche difendere dai pirati oppure diventarlo e assaltare tutte le navi che ci capitavano a tiro. Era divertenterrimo e ci ho speso diversi mesi della mia vita, senza nemmeno finirlo, cioè arrivare al grado di Elite.
Ora quel geniaccio di David Braben, l'ideatore del primo e unico, ha deciso di produrre Elite: Dangerous, lo stesso gioco ai giorni nostri, previsto in uscita per il marzo del 2014. E io sarò ad attenderlo con la bava alla bocca.
Chiaro che sarà più vasto visto la capacità di calcolo dei giorni nostri, e tirerà dentro concept di gioco dei successivi episodi, in cui si potranno prendere in carico varie missioni disponibili sui tanti pianeti visitabili e nelle stazioni orbitanti. Ci saranno contratti di trasporto, assassinio e via dicendo. Una parte importante di Elite: Dangerous sarà dedicata al multiplayer con un universo persistente a disposizione di tutti i giocatori.
Il buon David si è affidato, come ormai fanno quasi tutti i progetti indipendenti, al buon cuore dei giocatori, lanciando una campagna di crowdfunding su Kickstarter e tirando su diversi milioni di dollari.
Dando un'occhiata agli screenshots, il gioco sembra promettere bene ed è già in fase Alpha.
Attendo fiducioso sperando di non rimanere deluso.
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