All'interno della Chiesa esisterebbe una Grande Menzogna, nata con essa, proprio agli albori del cristianesimo. Una grande menzogna su cui sarebbe stata fondata tutta la religione come noi la conosciamo e che una schiera di cardinali conosciuti come La Fumata Nera di Satana vogliono far conoscere al mondo.
In questo romanzo c'è molto di più di queste poche righe: intrighi internazionali, possessione, orrore, martirio e anche: "mamma, vedo le persone morte."
Non brilla proprio di originalità, diciamocelo. Si fa fatica a capire dove l'autore voglia portarci. I capitoli sembrano giostrati con maestria mentre in realtà diventano irritanti nel loro susseguirsi. Inoltre alcuni personaggi danno sui nervi, troppo negativi, troppo "personaggi" da libro, come la protagonista, che ha subito il classico incidente d'auto, si risveglia dal coma e vede i morti. Non solo, addirittura riesce a immergersi completamente nella vita passata dei morti al punto da trasfigurarsi e diventare loro.
Anche lo stile a volte risulta troppo ricercato per un horror/thriller, con frasi a effetto messe al punto giusto, che risultano un po' barocche e inutili.
Eppure c'è qualcosa che cattura, che non fa desistere, dopo 150 pagine in cui il lettore si chiede se lasciar perdere e passare a qualcosa d'altro. Qualcosa che prende nella storia e ci porta fino alla fine. È forse questo l'unico pregio di questo romanzo: la trama e forse anche determinate argomentazioni espresse con sagacia. In più si nota una certa preparazione dell'autore nell'esporre teorie religiose, storiche e nel descrivere luoghi. E non è poco al confronto di romanzi di questo genere.
In sostanza un romanzo che delude per molti versi ma che intriga chi è interessato ai thriller con risvolti paranormali e intrighi internazionali.
Sconsigliato a chi approccia per la prima volta al genere.
In questo romanzo c'è molto di più di queste poche righe: intrighi internazionali, possessione, orrore, martirio e anche: "mamma, vedo le persone morte."
Non brilla proprio di originalità, diciamocelo. Si fa fatica a capire dove l'autore voglia portarci. I capitoli sembrano giostrati con maestria mentre in realtà diventano irritanti nel loro susseguirsi. Inoltre alcuni personaggi danno sui nervi, troppo negativi, troppo "personaggi" da libro, come la protagonista, che ha subito il classico incidente d'auto, si risveglia dal coma e vede i morti. Non solo, addirittura riesce a immergersi completamente nella vita passata dei morti al punto da trasfigurarsi e diventare loro.
Anche lo stile a volte risulta troppo ricercato per un horror/thriller, con frasi a effetto messe al punto giusto, che risultano un po' barocche e inutili.
Eppure c'è qualcosa che cattura, che non fa desistere, dopo 150 pagine in cui il lettore si chiede se lasciar perdere e passare a qualcosa d'altro. Qualcosa che prende nella storia e ci porta fino alla fine. È forse questo l'unico pregio di questo romanzo: la trama e forse anche determinate argomentazioni espresse con sagacia. In più si nota una certa preparazione dell'autore nell'esporre teorie religiose, storiche e nel descrivere luoghi. E non è poco al confronto di romanzi di questo genere.
In sostanza un romanzo che delude per molti versi ma che intriga chi è interessato ai thriller con risvolti paranormali e intrighi internazionali.
Sconsigliato a chi approccia per la prima volta al genere.
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