USAM edizione IV: la classifica finale
Ecco a Voi, signore e signori, la classifica dell'Edizione IV (Giugno 2008) di USAM :
I. Paola Preziati Scaglione - Anche Noi Due
II. Alfredo Mogavero - Lo Scrittore Definitivo
III. Nicola Roserba - La Sentinella
IV. Federica Maccioni - La Solita Storia
V. Giuseppe Agnoletti - Breve Cronaca della Primavera che non Voleva Tornare
Come al solito, la storia vincitrice sarà pubblicata in ebook il mese prossimo su XII Online, sezione Storie, unitamente a un'intervista all'autrice.
Complimenti, Paola, e complimenti a tutti. Alla prossima sfida, con USAM V!
I. Paola Preziati Scaglione - Anche Noi Due
II. Alfredo Mogavero - Lo Scrittore Definitivo
III. Nicola Roserba - La Sentinella
IV. Federica Maccioni - La Solita Storia
V. Giuseppe Agnoletti - Breve Cronaca della Primavera che non Voleva Tornare
Come al solito, la storia vincitrice sarà pubblicata in ebook il mese prossimo su XII Online, sezione Storie, unitamente a un'intervista all'autrice.
Complimenti, Paola, e complimenti a tutti. Alla prossima sfida, con USAM V!
USAM: I finalisti di Giugno
Grande fermento creativo questo mese sul forum tra gli autori che hanno partecipato a Una Storia al Mese, e che con i loro voti e i loro commenti hanno decretato i finalisti del mese di Giugno.
Che sono, in rigoroso ordine alfabetico:
Che sono, in rigoroso ordine alfabetico:
- Anche noi due di Paola Preziati Scaglione
- Breve cronaca della primavera che non voleva tornare di Giuseppe Agnoletti
- Lo Scrittore Definitivo di Alfredo Mogavero
- La Sentinella di Nicola Roserba
- La Solita Storia di Federica68
E venne il giorno
Il filone catastrofico ha sempre attirato molta gente al cinema, vuoi per la spettacolarità di alcuni eventi, conditi con effetti speciali da lasciare a bocca aperta, vuoi perché spesso parlano del destino dell'umanità e di cosa dobbiamo aspettarci da questo e quell'evento.
Ultimamente vanno molto quelli a sfondo ecologista, che puntano il dito contro i mali della nostra società: che inquina troppo, che consuma più del dovuto, che emette gas non solo dai tubi di scarico.
Questo nuovo film di Night Shyamalan (quello del Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable e Lady in the Water, tanto per intenderci) si colloca proprio qui, nel filone "La Natura si ribella" che spesso ci ha propinato veri e propri polpettoni e paternali sugli errori dell'uomo e sull'atmosfera impazzita (vedi sotto la voce Effetto Serra), con tempeste infinite, oceani ghiacciati e molto altro.
Il tutto parte da New York, e, chissà come mai, questa povera città viene sempre distrutta o colpita da qualcosa, mai che succedesse qualcosa, che ne so, a Cinisello Balsamo. Be', comunque da New York, da Central Park, per la precisione, qualcosa di strano, forse un attacco terroristico, ma la gente incomincia a suicidarsi, nei modi più creativi e orribili.
Un visionario come Mr. Shyamalan non poteva certo buttarla sullo scientifico, ma devo ammettere che nel suo film qualcosa di originale c'è, soprattutto il motivo per cui tutto ha inizio, una spiegazione logica che è palese fin dall'inizio, ma che lascia il dubbio su se sia realmente il motivo di tale catastrofe oppure se ci sia stata qualche fuga di esperimenti governativi. La spettacolarità del film è proprio nella narrazione dei vari suicidi di massa e un po' meno nel corpo centrale che vede i protagonisti fuggire dalla East Coast alla ricerca di un'improbabile salvezza, intuendo a poco a poco quello che sta accadendo al loro mondo.
Il film è piacevole, si lascia guardare, e spesso fa saltare sulla poltrona. L'autore ha voluto condirlo di spiritualità, di qualcosa che l'uomo non può comprendere perché scritto da un disegno superiore. Nel contesto non stona, anche se potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
In buona sostanza, un film godibile, anche se non per deboli di cuore.
Ultimamente vanno molto quelli a sfondo ecologista, che puntano il dito contro i mali della nostra società: che inquina troppo, che consuma più del dovuto, che emette gas non solo dai tubi di scarico.
Questo nuovo film di Night Shyamalan (quello del Il Sesto Senso, Signs, Unbreakable e Lady in the Water, tanto per intenderci) si colloca proprio qui, nel filone "La Natura si ribella" che spesso ci ha propinato veri e propri polpettoni e paternali sugli errori dell'uomo e sull'atmosfera impazzita (vedi sotto la voce Effetto Serra), con tempeste infinite, oceani ghiacciati e molto altro.
Il tutto parte da New York, e, chissà come mai, questa povera città viene sempre distrutta o colpita da qualcosa, mai che succedesse qualcosa, che ne so, a Cinisello Balsamo. Be', comunque da New York, da Central Park, per la precisione, qualcosa di strano, forse un attacco terroristico, ma la gente incomincia a suicidarsi, nei modi più creativi e orribili.
Un visionario come Mr. Shyamalan non poteva certo buttarla sullo scientifico, ma devo ammettere che nel suo film qualcosa di originale c'è, soprattutto il motivo per cui tutto ha inizio, una spiegazione logica che è palese fin dall'inizio, ma che lascia il dubbio su se sia realmente il motivo di tale catastrofe oppure se ci sia stata qualche fuga di esperimenti governativi. La spettacolarità del film è proprio nella narrazione dei vari suicidi di massa e un po' meno nel corpo centrale che vede i protagonisti fuggire dalla East Coast alla ricerca di un'improbabile salvezza, intuendo a poco a poco quello che sta accadendo al loro mondo.
Il film è piacevole, si lascia guardare, e spesso fa saltare sulla poltrona. L'autore ha voluto condirlo di spiritualità, di qualcosa che l'uomo non può comprendere perché scritto da un disegno superiore. Nel contesto non stona, anche se potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
In buona sostanza, un film godibile, anche se non per deboli di cuore.
Il Vangelo secondo Satana
All'interno della Chiesa esisterebbe una Grande Menzogna, nata con essa, proprio agli albori del cristianesimo. Una grande menzogna su cui sarebbe stata fondata tutta la religione come noi la conosciamo e che una schiera di cardinali conosciuti come La Fumata Nera di Satana vogliono far conoscere al mondo.
In questo romanzo c'è molto di più di queste poche righe: intrighi internazionali, possessione, orrore, martirio e anche: "mamma, vedo le persone morte."
Non brilla proprio di originalità, diciamocelo. Si fa fatica a capire dove l'autore voglia portarci. I capitoli sembrano giostrati con maestria mentre in realtà diventano irritanti nel loro susseguirsi. Inoltre alcuni personaggi danno sui nervi, troppo negativi, troppo "personaggi" da libro, come la protagonista, che ha subito il classico incidente d'auto, si risveglia dal coma e vede i morti. Non solo, addirittura riesce a immergersi completamente nella vita passata dei morti al punto da trasfigurarsi e diventare loro.
Anche lo stile a volte risulta troppo ricercato per un horror/thriller, con frasi a effetto messe al punto giusto, che risultano un po' barocche e inutili.
Eppure c'è qualcosa che cattura, che non fa desistere, dopo 150 pagine in cui il lettore si chiede se lasciar perdere e passare a qualcosa d'altro. Qualcosa che prende nella storia e ci porta fino alla fine. È forse questo l'unico pregio di questo romanzo: la trama e forse anche determinate argomentazioni espresse con sagacia. In più si nota una certa preparazione dell'autore nell'esporre teorie religiose, storiche e nel descrivere luoghi. E non è poco al confronto di romanzi di questo genere.
In sostanza un romanzo che delude per molti versi ma che intriga chi è interessato ai thriller con risvolti paranormali e intrighi internazionali.
Sconsigliato a chi approccia per la prima volta al genere.
In questo romanzo c'è molto di più di queste poche righe: intrighi internazionali, possessione, orrore, martirio e anche: "mamma, vedo le persone morte."
Non brilla proprio di originalità, diciamocelo. Si fa fatica a capire dove l'autore voglia portarci. I capitoli sembrano giostrati con maestria mentre in realtà diventano irritanti nel loro susseguirsi. Inoltre alcuni personaggi danno sui nervi, troppo negativi, troppo "personaggi" da libro, come la protagonista, che ha subito il classico incidente d'auto, si risveglia dal coma e vede i morti. Non solo, addirittura riesce a immergersi completamente nella vita passata dei morti al punto da trasfigurarsi e diventare loro.
Anche lo stile a volte risulta troppo ricercato per un horror/thriller, con frasi a effetto messe al punto giusto, che risultano un po' barocche e inutili.
Eppure c'è qualcosa che cattura, che non fa desistere, dopo 150 pagine in cui il lettore si chiede se lasciar perdere e passare a qualcosa d'altro. Qualcosa che prende nella storia e ci porta fino alla fine. È forse questo l'unico pregio di questo romanzo: la trama e forse anche determinate argomentazioni espresse con sagacia. In più si nota una certa preparazione dell'autore nell'esporre teorie religiose, storiche e nel descrivere luoghi. E non è poco al confronto di romanzi di questo genere.
In sostanza un romanzo che delude per molti versi ma che intriga chi è interessato ai thriller con risvolti paranormali e intrighi internazionali.
Sconsigliato a chi approccia per la prima volta al genere.
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