Anticipazioni: PROCESSO AGLI SCORPIONI, di Jasmina Tesanovic

Nei prossimi giorni Le Edizioni XII pubblicheranno, in anteprima mondiale, il nuovo libro di Jasmina Tesanovic, Processo agli Scorpioni.

L'opera di Jasmina Tesanovic, scrittrice, giornalista, autrice teatrale e regista, è la cronaca del processo alla banda degli "Skorpion", gruppo paramilitare serbo macchiatosi di terribili crimini di guerra durante la guerra del Kosovo, tristemente famosi per essere i protagonisti di un video - che ha fatto il giro di Internet - in cui sei prigionieri civili e quasi tutti minorenni vengono giustiziati a sangue freddo dopo essere stati malmenati e insultati.

Non è facile calamitare l'attenzione di noi italiani sui gravi problemi che affliggono l'Est europeo. Ma il tema è troppo importante perché non si tenti almeno di dargli il giusto risalto.
Riguarda la condizione di donne rese vedove e orfane da una guerra etnica, spesso barbaramente violate nei loro corpi e nei loro affetti. Riguarda l'uccisione di civili senza distinzione di sesso o età.
Riguarda un crimine il cui nome facciamo fatica anche solo a pronunciare: genocidio.
Riguarda più di ottomila civili uccisi in tre giorni.

Processo agli Scorpioni di Jasmina Tesanovic rievoca con lucidità e accuratezza i fatti, i volti, le storie di quel processo. Con una scrittura lineare e asciutta, ma vibrante di partecipazione e verità, l'autrice ci mostra cosa vogliono dire espressioni come pulizia etnica e guerra.

A voi in anteprima il testo della quarta di copertina:
“Noi sappiamo che sono colpevoli. Loro sanno di essere colpevoli. Loro sanno che tutti sanno che loro sono colpevoli. È soltanto che loro chiamano la loro colpa Patriottismo, mentre il resto del mondo la chiama Crimine di Guerra.”

Quello che crea inquietudine in Jasmina è il rendersi conto che quei ragazzi appartengono alla stessa cultura, parlano la stessa lingua, mangiano le stesse pietanze, frequentano o hanno frequentato gli stessi quartieri. Cos'è successo che li ha improvvisamente resi diversi e nemici?
Dacia Maraini - Il Corriere della Sera

Il primo giugno del 2005 avvenne qualcosa che scosse finalmente le coscienze intorpidite: una testimonianza inequivocabile di come si fossero svolte le cose dieci anni prima a Srebrenica. Un filmato di pochi minuti mostrava l’esecuzione a freddo, dopo maltrattamenti e torture, di sei prigionieri musulmani, per lo più minorenni, da parte delle truppe paramilitari serbe chiamate “Skorpion”.
Jasmina Tesanovic racconta i giorni di quel processo, non con le sole armi dell’analisi, lucida e spietata, ma anche con il carico emotivo, con la consapevolezza della vita quotidiana invasa dalla Storia nella sua forma peggiore. Racconta i brividi che corrono sulla sala, l’atteggiamento dei parenti degli imputati, spavalderie, menzogne, timidezze di questo periodo di illusione nella giustizia culminato nella primavera del 2007.
Dalla Prefazione di Luca Rastello

5 commenti:

  1. Anonimo15:59

    Ma li leggi i commenti??? Allora guarda quello precedente...distratto!

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  2. Li leggo i commenti. Ma dammi qualche indizio in più. Sono invecchiato e la memoria vacilla.

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  3. Anonimo12:24

    Sul fatto che tu sia invecchiato proprio non ci piove! Ma eri già più vecchio di me molto tempo fa...
    Un bacione dalla tua Lolita

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  4. Azz, una che si chiama Lolita me la dovrei ricordare...
    Ahimé, ho bisogno di qualche altro indizio.

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  5. Anonimo23:32

    Forse Lolita non è il mio nome...ma è sicuramente un indizio se pensi al significato proprio della parola
    (http://www.demauroparavia.it/64542)!
    Uffa, ti ritrovo per caso dopo più di 10 anni, frugando qua e là nella rete e tu...nada!

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