The Number 23

Ho amato Jim Carrey in Truman Show e in Se mi lasci ti cancello (orribile traduzione di Eternal Sunshine of the Spotless Mind), e, diciamocelo, non sfigura nemmeno qui, in un film definito horror, ma che in realtà è un thriller.
È pur vero che da un momento all'altro ti aspetti che spari fuori una delle sue facce di gomma o una delle sue battute demenziali, ma il talento c'è, e si vede. Peccato che The Number 23 sia supportato da un plot incerottato, con espedienti narrativi incomprensibili e un po' forzati.
Il protagonista, l'accalappiacani Walter Sparrow, incomincia a essere ossessionato dal numero - che pare possa essere riconducibile a qualsiasi cosa, anche alla lista della spesa di Zio Paperino - quando la moglie (per caso, eh) gli regala un libro con lo stesso titolo del film. Inizierà qui la sua ossessione, Sparrow si riconoscerà nel protagonista del libro, il detective Fingerling (guardacaso interpretato dallo stesso Jim Carrey). Tutta questa faccenda lo porterà a sfiorare la follia, fino al finale adrenalinico ma non troppo.
In realtà il film non mi è dispiaciuto, in un certo senso coinvolge. Lo spettatore vuole vedere come la matassa verrà sbrogliata e rimane incollato allo schermo. Peccato che alcune soluzioni risultino forzate, come se in fase di scrittura qualcuno si fosse distratto.
Una sceneggiatura che poteva essere potenzialmente buona risulta discreta per via di questi espedienti che mi hanno lasciato un po' perplesso.
Lasciatelo perdere se non siete appassionati del genere

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